Maternità obbligatoria, cosa fare

Maternità obbligatoria: l’iter da seguire per richiederla. Info sui requisiti e sulla retribuzione spettante durante i periodi di maternità anticipata e obbligatoria.

Maternità  obbligatoria e anticipata: cosa sono e come funzionano

La maternità obbligatoria è un periodo di tempo durante il quale la lavoratrice deve astenersi obbligatoriamente dal lavoro. Durante questo lasso di tempo si ha comunque diritto a forme di retribuzione sostitutive, tfr e anzianità (per ulteriori info leggi anche l’articolo Congedo di maternità)

La maternità anticipata può essere richiesta in specifici casi che richiedono periodi di riposo per per salvaguardare il benessere della donna e della sua gravidanza.

Maternità obbligatoria e anticipata: quanti giorni spettano

Periodo di maternità prima del parto. Prima del parto spettano 2 mesi di congedo ai quali va aggiunto il giorno stesso del parto.
In caso di gravidanza a rischio o di ambiente di lavoro e mansioni inadatte ad una donna incinta, l’ASL locale (o la DTL) può prescrivere periodi di maternità anticipata a causa di seri rischi per la salute del bambino e/ o della madre nel riprendere l’attività lavorativa.

Periodo di maternità post-parto

Dopo il parto spettano 3 mesi di congedo. Tuttavia in caso di parto posticipato rispetto alla data prevista, sono compresi i giorni di congedo tra la data presunta e quella reale. Anche in questo caso, in caso i giorni di congedo possono essere prorogati rispetto alle prescrizioni dell’ASL o della Direzione Territoriale del Lavoro.

Maternità obbligatoria: a chi spetta

La maternità anticipata può essere richiesta da determinate categorie di donne lavoratrici in dolce attesa. Nel dettaglio possono accedere alla maternità anticipata:

  • Lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato sia del settore pubblico che privato
  • Lavoratrici dipendenti a tempo determinato (sia del settore pubblico e privato)
  • Lavoratrici con contratto a progetto comprese le categorie equiparate (lavoratrici coordinate e continuative)
    Associate in partecipazione
  • Libere professioniste che versano i contributi alla cosiddetta gestione separata INPS*

Le libere professioniste possono richiedere la maternità anticipata solo ed esclusivamente in presenza di condizioni di salute che possono pregiudicare la gravidanza e soltanto se si astengono dallo svolgere l’attività lavorativa durante tutti i periodi tutelati.

Maternità obbligatoria: requisiti

Per accedere alla maternità obbligatoria, nel corso dei primi sette mesi di gravidanza, devono venirsi a verificare determinate condizioni. Può essere richiesta in caso di:

  • Patologie preesistenti della madre che possono rendere la gravidanza rischiosa (per il nascituro e/o per la gestante)
  • Gravi complicazioni della gestazione
  • Condizioni ambientali o lavorative che possono recare danni alla salute della donna e/o del bambino
  • Attività lavorative che prevedono sollevamento pesi o mansioni fisicamente faticose (nel caso in cui la richiedente non possa essere trasferita in altri reparti o non possano esserle affidate differenti mansioni).

Maternità obbligatoria: come fare domanda

Già da qualche anno, è entrato in vigore il Decreto legge n.5 del 2012 sulle semplificazioni, che ha cambiato le carte in tavola per quanto riguarda le richiesta per ottenere la maternità obbligatoria. Attualmente, per presentare la richiesta di maternità obbligatoria (a differenza della maternità anticipata precedente) vi sono  diverse modalità, in base al motivo per il quale s’intende richiedere il periodo di astensione dal lavoro.

Domanda presso asl

Per le future mamme lavoratrici con problemi di salute che hanno (o possono avere) ripercussioni sulla gravidanza, rendendola a rischio ( “gravi complicanze nella gestazione o preesistenti forme morbose”), la domanda per la maternità obbligatoria va presentata presso gli uffici dell’ ASL territoriale.

Maternità obbligatoria, documenti da presentare

  • Certificato medico di gravidanza.
  • Certificato medico che attesti le gravi complicazioni della gravidanza.
  • Qualsiasi altro documento che possa attestare la situazione di disagio della salute.

Vi ricordo che se il vostro ginecologo è accreditato al Servizio Sanitario Nazionale, basterà presentare il certificato redatto da lui. In caso contrario dovrete essere sottoposte a visite mediche di accertamento presso una struttura pubblica.

In base ai risultati delle visite di controllo, l’organo preposto (la Direzione generale del Lavoro) emetterà un provvedimento entro 7 giorni. Se non giunge alcuna documentazione dopo 7 giorni la richiesta è considerata accolta.

Maternità obbligatoria per problemi legati alle mansioni e all’ambiente di lavoro: come richiederla

Nel caso in cui la maternità obbligatoriafosse richiesta a causa di attività e ambiente lavorativo che potrebbero recare danni alla salute, la domanda di interdizione può essere presentata anche dal datore di lavoro della gestante. La richiesta in questo caso va presentata direttamente alla Direzione territoriale del Lavoro (DTL) e vanno presentati i medesimi documenti previsti per le gravidanze a rischio.

Maternità obbligatoria,  settore scolastico

Le lavoratrici impegnate nel settore scolastico per poter richiedere il congedo di maternità, non dovranno far altro che rivolgersi all’ASL territoriale competente per inoltrare la richiesta. Anche in questo caso, se il proprio medico curante è accreditato con il SNS non occorrono altre certificazioni.

In caso contrario sarà necessario sottoporsi a visite mediche di controllo da parte di strutture pubbliche. Una volta ottenuto il certificato medico che attesti la gravidanza a rischio, basterà consegnarlo al dirigente scolastico (insieme alla ricevuta dell’ASL ed altri eventuali documenti).

A questo punto non resta che attendere la comunicazione ufficiale dell’ente preposto (anche per le lavoratrici scolastiche infatti sarà la Direzione Territoriale del Lavoro competente a rilasciare il provvedimento entro 7 giorni dalla consegna della documentazione).

Maternità obbligatoria, visita fiscale

Durante i periodi di maternità obbligatoria la donna non può essere sottoposta ad alcuna visita da parte del medico fiscale, dunque è esonerata da qualsiasi obbligo di reperibilità.

Quanto spetta con la maternità obbligatoria?

Le lavoratrici dipendenti hanno diritto all’ 80% rispetto alla retribuzione media giornaliera calcolata rispetto all’ ultima busta paga.
Le libere professioniste e parasubordinate invece hanno diritto all ’80% di 1/365 calcolati sul reddito medio annuo derivante dall’attività lavorativa.