ROMA (ITALPRESS) – “La situazione attuale della Banca Centrale della Libia (CBL) sta rapidamente evolvendo in una vera e propria emergenza nazionale. Le diatribe politiche che hanno portato alle divisioni interne e alle difficoltà nella riorganizzazione della CBL non sono più questioni teoriche o lontane dalla quotidianità: le loro conseguenze si stanno già manifestando nel tessuto sociale del Paese”. Lo afferma Daniele Ruvinetti, Senior Advisor della Fondazione Med-or.
“La paralisi operativa della CBL, combinata con la sospensione delle transazioni internazionali, ha effetti diretti e drammatici sulla vita dei cittadini. L’esempio più evidente riguarda la difficoltà crescente nell’importare beni essenziali come il cibo. Senza la possibilità di accedere ai saldi e ai depositi all’estero, la Libia si trova costretta a cercare soluzioni di emergenza per garantire l’approvvigionamento alimentare – aggiunge -. Questo sta già creando tensioni nel mercato interno e rischia di peggiorare ulteriormente la condizione della popolazione, già gravemente provata”.
“Inoltre, la proroga dei negoziati per la riorganizzazione della Banca Centrale Libica non fa che rimandare una questione urgente. Più si posticipa una soluzione definitiva, più si rischia di innescare nuove tensioni e problemi che potrebbero ulteriormente destabilizzare il Paese. Questa instabilità mette a rischio non solo la sicurezza economica, ma anche la sicurezza fisica dei cittadini, poichè potrebbe riaprire una fase di scontri militari, con conseguenze devastanti per la popolazione – conclude Ruvinetti -. E’ necessario agire con urgenza per ristabilire la funzionalità della Banca Centrale e riprendere il controllo della situazione economica, prima che le tensioni politiche ed economiche sfocino in una nuova spirale di violenza. E agli interessi di chi, sulla pelle dei libici, capitalizza dalla violenza e dal caos”.
– Foto fornita da Daniele Ruvinetti –
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