TRIPOLI (LIBIA) (ITALPRESS) – Il successo della missione ONU nel promuovere il nuovo percorso politico in Libia “dipende interamente dalla presenza di un reale sostegno internazionale, che fino ad ora continua a mancare”. A dirlo è l’analista politico libico Ibrahim Belkassem in un’intervista a Italpress.
Il noto opinionista delle principali Tv arabe, ha spiegato che “le quattro proposte di compromesso presentate dal comitato consultivo rappresentano finora la migliore offerta dei consulenti libici alla missione, ma non sono sufficienti senza una forte copertura internazionale che ne garantisca l’attuazione”. Ha aggiunto che “la Missione delle Nazioni Unite di supporto in Libia sta facendo grandi sforzi ma manca di un chiaro piano esecutivo. Anche se si dovesse concordare una delle quattro opzioni attualmente sul tavolo, non esiste ancora un vero meccanismo per applicarla sul terreno”.
Belkassem ha sottolineato che la missione ONU non è riuscita finora a spingere il comitato consultivo a concordare su una singola proposta tra le quattro, contribuendo così a complicare la situazione e ad aumentare l’incertezza. Ha inoltre affermato che la missione ONU al momento non è in grado di obbligare nessuna delle parti libiche a impegnarsi nel processo politico, spiegando che “le proposte del comitato consultivo non sono vincolanti per le parti politiche libiche se non vengono adottate attraverso una risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.”
Secondo Belkassem, l’incontro di Berlino previsto per oggi è “una tappa molto importante”, ricordando che la Conferenza internazionale di Berlino è nata proprio come piattaforma per garantire un reale sostegno politico internazionale al processo politico in Libia. Ha spiegato che l’inviata ONU Hanna Tetteh sta affrontando una crisi complessa su tre livelli: “Il primo è l’assenza di un reale sostegno internazionale al percorso politico; il secondo è la difficoltà nel raggiungere un consenso all’interno delle istituzioni dell’accordo politico come il Consiglio Presidenziale, il Governo, il Parlamento e l’Alto Consiglio di Stato; il terzo è la mancanza di un accordo fino ad ora tra le élite politiche, i partiti e la società civile”. Belkassem ha evidenziato che Tetteh sta cercando di ottenere convergenze anche attraverso riunioni considerate minori, come quella del Comitato di Follow-Up IFCL prevista oggi a Berlino, che si terrà in parallelo con la riunione internazionale sulla Libia. Ha concluso affermando: “Fino ad ora non esiste nulla che possa veramente incoraggiare o spingere questo processo politico a fare progressi concreti. Il numero di opzioni sul tavolo è diventato fonte di confusione e la missione ONU non dispone di reali strumenti esecutivi per attuarne nessuna”.
La riunione internazionale di Berlino, prevista per oggi nella capitale tedesca, rappresenta una continuazione della serie di conferenze sulla Libia iniziate con la prima Conferenza di Berlino nel gennaio 2020, che ha stabilito le basi generali per il percorso politico libico, rafforzando il cessate il fuoco e la necessità di prevenire ingerenze straniere. Successivamente, la seconda Conferenza di Berlino nel giugno 2021 ha rafforzato il sostegno alla road map per le elezioni e all’unificazione delle istituzioni libiche. Nonostante le conclusioni delle due precedenti conferenze, la Libia continua a soffrire di stallo politico e divisioni istituzionali, con persistenti disaccordi sulla base costituzionale necessaria per lo svolgimento delle elezioni. Gli osservatori sperano che il nuovo incontro possa rappresentare un’opportunità per rilanciare il processo politico in difficoltà.
– foto staff Ibrahim Belkassem –
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