LE “NOVE SORELLE” OK NEL CAMPIONATO DI SOCCER

In una prima giornata senza pareggi (non succedeva da mezzo secolo) e 34 gol (3,4 a partita) hanno vinto le più forti, le “nove sorelle” (più lo Spezia contro il pari grado Empoli): animeranno il campionato. Le altre ciccia, comprese le tre neopromosse fra cui il quel Monza che i “migliori” li aveva in tribuna d’onore. Qualcuno ha definito la serie A il campionato di “soccer”, visto che molti club sono in mano agli americani, ma i tifosi- almeno quelli- sono rimasti italiani. Nei posticipi Napoli e Juve hanno fatto bene, ma mentre i partenopei hanno palesato notevoli capacità all’attacco (5 gol, più di tutti) e qualche problema in difesa, la Juve contro l’ex “ammazzagrandi” Sassuolo, ha fatto percorso netto: tre gol segnati e difesa imbattuta. Sono emerse le doti di fuoriclasse di Di Maria (gol e infortunio: fermo almeno dieci giorni), mentre Vlahovic ha realizzato una doppietta (un rigore) e Kostic ha mostrato già qualche “numero”.
Naturalmente il fatto che la difesa partenopea senza Koulibaly (che ha segnato in Inghilterra) abbia preso due gol creerà discussioni accademiche e filosofiche all’ombra del Vesuvio, ma i tifosi napoletani devono essere contenti: l’attacco azzurro è apparso straripante e il georgiano Kvaratskhelia (ribattezzato “Kvara” per semplificare) ha segnato un bel gol di testa contro un avversario tradizionalmente ostico, ma che in difesa ha mostrato limiti evidenti, per assenze e carenze. Avevamo preconizzato una “continuazione” dello scorso campionato con le milanesi sempre in lotta, il Napoli e l’Atalanta in agguato, le torinesi e la romane pronte ad inserirsi e la Fiorentina in grado di recitare un ruolo importante. Anche noi non siamo infallibili. Delusioni ? A parte Dazn, che ha trasmesso alcune partite a spizzichi e bocconi, allungandole e allungandoci la vita, scusandosi anche in inglese per vedere se avevamo studiato, non ha convinto qualche arbitraggio. Che le milanesi potessero cominciare a vele spiegate, era quasi scontato: ma mentre il Milan (doppietta di Rebic, attacco straripante) ha accusato qualche problema difensivo sulle palle alte contro una discreta Udinese, l’Inter ha faticato a battere il combattivo Lecce, facendo sorgere dei dubbi sul fatto che il solo Lukaku possa riportare la squadra nerazzurra a livello di quella dello scudetto.
Quanto alle torinesi, la Juve, come detto, ha vinto senza problemi e aspetta ancora qualche colpo di mercato e il rientro di Chiesa. Il Torino, pur fra qualche polemica, ha fatto meglio di quanto si prevedesse (Miranchuk e Sanabria a segno) sul campo di un Monza ancora da migliorare. Il Napoli è andato oltre le aspettative, mostrando una certa superiorità a Verona dove è stato ricordato Garellik. Ora c’è il caso Fabian Ruiz. Ma non sarà decisiva, la sua partenza. Delle squadre della capitale, la Roma (Dybala già inserito, Cristante decisivo) ci è sembrata ben messa e la vittoria di Salerno, contro un avversario non rassegnato, le ha dato certezze. I cugini della Lazio (subito espulso il portiere Maximiano) hanno attuato una bella rimonta contro un buon Bologna, grazie a un Immobile che da sette anni non cicca la prima. L’Atalanta ha “scoperto” Lookman sul campo della Samp. E quanto alla Fiorentina, ha sudato contro la Cremonese, ottenendo una vittoria (paperone di Radu, non nuovo a errori decisivi) che peserà sul suo morale e ha scoperto Jovic. Giovedì il Twente. Lo Spezia ha messo via punti preziosi nella corsa per la salvezza battendo l’Empoli.
Chi perde delude, ma domani, nel calcio, è sempre un altro giorno e già nel secondo turno gli scontri Atalanta-Milan, Torino-Lazio e Inter-Spezia ridurranno il numero delle squadre a punteggio pieno. Fra poco comincerà il tour de force, con l’inizio delle coppe, e conteranno le panchine e le sostituzioni. Mentre sullo sfondo il minaccioso Mondiale (cui non parteciperemo) potrebbe stravolgere gli equilibri del campionato.

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