Lavoro domestico, Rosolen “Impegno del Friuli-Venezia Giulia per renderlo sempre più qualificato”

TRIESTE (ITALPRESS) – “I numeri presentati oggi offrono un quadro preciso e complessivo della molteplicità dei fronti su cui è necessario intervenire per dare una risposta unica alle esigenze legate alla famiglia, in relazione ai rapidi cambiamenti che caratterizzano la società di oggi. Per questo è fondamentale costruire reti di collaborazione in cui ogni soggetto coinvolto faccia la propria parte. La nostra regione si trova di fronte alla sfida di rendere sempre più qualificato il lavoro di chi si occupa dei nostri affetti più cari”. Con queste parole l’assessore regionale del Friuli-Venezia Giulia al Lavoro, Alessia Rosolen, ha portato i saluti di apertura al convegno “Il lavoro domestico in Italia e in Friuli Venezia Giulia”, svoltosi questa mattina nel palazzo della Regione a Trieste. Nel corso dell’incontro è stato presentato il rapporto annuale sul lavoro domestico pubblicato dall’Osservatorio nazionale Domina (l’associazione nazionale delle famiglie dei datori di lavoro domestico) e i dati relativi alla situazione regionale elaborati dall’Osservatorio regionale del mercato del lavoro e delle politiche attive.

Rosolen ha posto l’accento in particolare sulla complessità del tema demografico rispetto alle politiche del lavoro, della formazione e della famiglia, sottolineando l’azione trasversale della Regione per migliorare la qualità della vita e garantire la regolarità di tutti i percorsi formativi e lavorativi. “Siamo intervenuti in primis con la legge sulla famiglia – ha ricordato l’assessore – ponendo attenzione a temi come la conciliazione tra lavoro e tempo libero, il sostegno agli anziani e alle persone con disabilità. Abbiamo inoltre stabilizzato il servizio regionale Si.con.te, che supporta le famiglie nella gestione dei tempi di vita dedicati al lavoro e alla cura dei propri cari e facilita l’inserimento lavorativo di chi cerca impiego nel settore domestico. Con la legge sulla formazione, infine, abbiamo individuato nuovi profili e nuovi percorsi di professionalizzazione nel settore domestico”.

La rappresentante della Giunta regionale ha successivamente annunciato che è allo studio una norma dedicata all’innovazione sociale, che “interesserà numerosi ambiti, tra cui le tipologie di contratto e le diverse esigenze tra le aree interne e urbane del territorio regionale”.

Per quanto riguarda il lavoro domestico, Il 95% del personale è donna, il 63% over 50, il 75% proveniente da nazioni straniere (Romania, Ucraina e Georgia le più rappresentate). Nel 2024 le assunzioni di badanti e (in misura più ridotta) di colf hanno raggiunto quota 13.131 assunzioni, di cui 9.779 indeterminato a 3.352 determinato. Il valore più elevato si è registrato nel 2020 (14.756 assunzioni totali, 11.520 quelle a tempo indeterminato) in coincidenza con l’inizio della pandemia. Le cessazioni del rapporto di lavoro sono dovute prevalentemente a licenziamenti per giustificato motivo (41,7%), mentre le dimissioni raggiungono il 23,7%. Lo scorso anno il 31% dei soggetti con rapporto di lavoro cessato si è ricollocato entro 1 mese, il 46% entro 6 mesi e il 52% entro l’anno.

– foto ufficio stampa Regione Friuli-Venezia Giulia –

(ITALPRESS).

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