La sanità pugliese si prepara contro emergenza

ROMA (ITALPRESS) – La Puglia mette nero su bianco il suo piano sanitario per l’emergenza coronavirus, seppur i numeri ancora non fanno scattare il codice rosso. Numeri e piano che sono stati presentati questa mattina dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, in videoconferenza. A ieri sera i positivi al Covid-19 risultano 248, di cui 148 ricoverati, 6 in terapia intensiva, 16 deceduti e 3 guariti. La provincia più colpita risulta quella di Brindisi, seguita Foggia e Lecce. I più colpiti, come nel resto d’Italia sono gli uomini, il 62%, nella fascia d’età 60-69 anni. Il 70% dei positivi è asintomatico o con pochi sintomi. Numeri che, però, hanno permesso alla regione di fare una previsione sulle possibili evoluzioni del virus e sul numero dei contagiati, con l’esodo dal nord che ha visto già quasi 20mila autosegnalarsi, con altri 10mila che ancora non si sono segnalati e, quindi, messi in quarantena, che potrebbero essere rivisti nei prossimi giorni.

Al momento il piano prevede 2000 contagiati, con un fabbisogno di posti in terapia intensiva di 200 letti, per un totale di 1000 posti letto dedicati al Covid, questo perché, secondo la regione, il 50% dei positivi non dovrebbe avere bisogno di un ricovero ospedaliero. Al momento sono 9 gli ospedali, tra pubblici e privati, coinvolti, 6 ospedali pubblici, due case di cura e un ospedale ecclesiastico. Si tratta dell’AOU Consorziale Policlinico di Bari, Degli Ospedali Riuniti di Foggia, dell’Ospedale Antonio Perrino a Brindisi, dell’Ospedale SS Annunziata di Taranto/Ospedale Moscati, dell’Ospedale Vito Fazzi di Lecce, dell’Ospedale Vittorio Emanuele II a Bisceglie, dell’Ospedale Generale Miulli, delle case di cura Medical Villa Lucia a Conversano e Anthea Hospital di Bari. Il fabbisogno tecnologico della Puglia, inviato al ministero in base a questi scenari prevede 225 ventilatori polmonari. Il piano ha previsto anche la riconversione di alcuni ospedali, che erano stati destinati alle lungodegenze, per ospitare i pazienti guariti clinicamente dal Covid ma ancora potenzialmente infettivi. si tratta di sedici strutture per un totale di 463 posti letto, tra quelli già attivi e quelli attivabili.
(ITALPRESS).

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