La Regione Veneto approva tre delibere a favore dei minori in difficoltà

VENEZIA (ITALPRESS) – Continua l’impegno della Regione del Veneto per garantire la protezione, la tutela e la cura dei minori in difficoltà. La Giunta regionale, nell’ultima seduta, su proposta dell’assessore alla Sanità e al Sociale, Manuela Lanzarin, ha approvato tre provvedimenti per sostenere il diritto di ogni bambino di crescere in un ambiente che favorisca relazioni affettive, educative e sociali stabili e significative.

“Gli interventi – spiega l’assessore alla Sanità e al sociale, Manuela Lanzarinsi inseriscono in un sistema articolato e proattivo che combina finanziamenti diretti, programmi innovativi e supporto integrato ai territori. L’obiettivo principale, così come sancito dalla Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia e recepito dal Tavolo di Coordinamento Regionale per la Tutela dei Minori, istituito nel 2016, è quello di prevenire abusi e maltrattamenti, assicurando che ogni bambino possa crescere in un contesto familiare sano, sicuro e protetto, intervenendo in modo preventivo per contrastare fenomeni di disuguaglianza sociale, dispersione scolastica e separazioni familiari inappropriate. Del resto, se i bambini sono il futuro del mondo, aiutare i bambini a crescere bene significa prenderci cura del nostro futuro”.

Le delibere approvate sono tre. “Con il primo provvedimento – sottolinea Lanzarin – sono stati stanziati, per l’annualità 2025-2026, 440 mila euro, destinati al sostegno delle adozioni nazionali ed internazionali per le coppie che intendono intraprendere questo percorso. Attraverso i Progetti Territoriali Veneto Adozioni viene sostenuta la promozione e lo sviluppo di interventi a favore della genitorialità adottiva e del minore adottato, in particolare sulle tematiche dell’attesa, dell’accompagnamento, dell’inserimento scolastico e del supporto post adozione alle famiglie e agli adolescenti adottivi”. 

Con il secondo provvedimento, sono stati destinati 4.850.000 euro per l’affido familiare dei minori in situazioni di disagio. “Un intervento – rimarca l’assessore – in cui crediamo molto e per il quale in 10 anni sono stati impegnati quasi 49 milioni di euro. Attraverso questo istituto, considerato quale risorsa elettiva finalizzata a supportare i minori e le loro famiglie in difficoltà, viene riconosciuto a Comuni e Aziende ULSS se delegate, un contributo per il sostegno economico alle famiglie affidatarie, nell’ambito di un adeguato ed efficace contesto di programmazione delle risorse accoglienti del territorio”.

Una terza delibera, infine, stanzia 2,5 milioni di euro per sostenere i comuni di minore dimensione (fino a 20 mila abitanti) nel pagamento delle rette dei minori in comunità. “Un aiuto concreto – commenta infine Lanzarin – che dal 2017 ad oggi ci ha visto destinare la somma complessiva di 19,5 milioni di euro. L’inserimento di minori in struttura e il conseguente pagamento delle rette, infatti, determinano per i Comuni, in particolare quelli di piccole dimensioni, un’assunzione di spesa obbligatoria e non dilazionabile, che incide fortemente sugli equilibri di bilancio, con il rischio concreto non solo di mancato rispetto dei vincoli di finanza pubblica, ma anche di difficoltà nel rendere operativi ed efficaci gli interventi di protezione a favore di minori in situazione di difficoltà e disagio”.

“Il benessere delle bambine e dei bambini – rimarca l’assessore Lanzarin – non può prescindere dalla necessità di favorire e sostenere la responsabilità genitoriale, questo è stato fatto attraverso un innovativo progetto denominato “INSIEME” approvato nel 2023, ed in corso di attuazione. Il progetto con 10 milioni di euro vuole attivare e sperimentare progetti di accompagnamento personalizzati anche mediante l’attivazione di voucher, così da favorire un processo di autonomia sociale e così prevenire gli allontanamenti dei minori dal loro contesto familiare. Attraverso gli ATS sono state costituite delle reti multiprofessionali ed interistituzionali allo scopo di rafforzare una tempestiva e continuativa presa in carico delle famiglie multivulnerabili per promuovere le genitorialità – ribadisce l’assessore – infatti al momento sono 536 i nuclei familiari risultati ammissibili al progetto, ed al mese di aprile per 354 di questi si è già riunita l’equipe multidisciplinare interservizio, per 186 sono stati attivati dei voucher di sostegno e altri 161 hanno iniziato a beneficiare dei servizi. In tale contesto – aggiunge infine l’assessore Lanzarin – è giusto annoverare anche il Programma P.I.P.P.I che promuove la de-istituzionalizzane e la riduzione degli allontanamenti dei minori vulnerabili dai nuclei familiari”.

-Foto regione Veneto-
(ITALPRESS).

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