LA NOTIZIACCIA DELLE PLUSVALENZE FARA’ DANNI ENORMI

L’Inter che vola come un condor a Venezia, il Milan che fa la figura del pollo con il Sassuolo, il Bologna che tira felicemente a sinistra (nella tabella della classifica), la Roma che risponde alla malignità di Juric in difesa di Mourinho: come dice qualcuno, tanta roba. E da Napoli-Lazio il ricordo di Maradona e altre indiscutibili note di passione. Ma a me tutte queste belle storie non fanno un baffo. Come disse sabato un opinionista variabile “la notizia del giorno è la vittoria dell’Atalanta a Torino” ma io mi allargherei: intanto direi che la notizia del giorno “è la Juve sconfitta in casa dall’Atalanta”, ma aggiungerei subito “e la notizia dell’anno è la Juve indagata per falso in bilancio”. Sfido chiunque a darmi torto; ammetto che la Notizia Più Bella ce l’ha data questa estate la Nazionale Europea di Mancini, ma la Notiziaccia delle plusvalenze farà danni enormi, ci accompagnerà per lungo tempo e non sarà un cruccio solo della Scandalosa Signora: leggo che è un “vizio italiano”, che così fan tutte, e già circolano nomi di altri club e di numerosi pedatori coinvolti negli imbrogliacci che forse sono reato – forse – ma certamente per il codice sportivo sono scorrettezze. Badate bene, non sto facendo il moralista, da troppo tempo dico che il Denaro (manco più dio) ha stravolto la natura già non commendevole del calcio, un gioco bellissimo, fascinoso, amatissimo dal popolo e dagli dei minimi e massimi, nato tuttavia con la passione dell’inghippo se non dell’imbroglio; protesto, piuttosto, perchè il Denaro sta cancellando il residuo di sportività dello spettacolone calcistico, portando – insieme a centinaia di pedatori esotici – un clamoroso disagio tecnico.
Rivedetevi la Juventus dei nove-scudetti-nove, splendente vincitrice incurante delle critiche degli estetisti tuttavia poi piegata alla ragion di fuffa che portò alla cacciata di Allegri, alla chiamata di Sarri, all’espulsione del medesimo e del successore povero Pirlo; non so in quale punto di quale intercettazione si sente dire che la Signora – perdonatemi – è nella merda ma all’esperto archivista di tanti campionati, tanti gol, tanti campioni, tanti bidoni, tante gioie, tanti dolori, tanti trionfi e tante vergogne risulta evidente il danno procurato a una squadra di calciatori da una squadra di pressapochisti travestiti da dilettanti allo sbaraglio, quando in realtà hanno solo dimenticato di essere professionisti gestori dell’onorabilità di un club famoso nel mondo e della passione di milioni di italiani. E non solo.
In questo frangente ognuno ha mostrato i suoi limiti ma mi limito a nominare il presidente Agnelli e il tecnico Allegri. Il primo si è circondato di collaboratori che lo hanno inguaiato, poi cacciando Ronaldo che aveva procurato il boom borsistico e un centinaio di gol, s’è trovato disarmato finanziariamente e senza reti. Il secondo è semplicemente andato oltre le sue possibilità di panchinaro avendo rinunciato al Cristiano soccorritore senza sapere che fare. E’ ormai chiara a tutti la disfatta di un club che con i nove-scudetti-nove aveva scritto una leggenda.

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