LA CALABRIA SCOMMETTE SUL TURISMO CULTURALE

Maria Francesca Corigliano, assessore alle Attività culturali della Regione Calabria, in un’intervista all’Italpress, fa il punto sulle dinamiche connesse allo sviluppo del turismo culturale nella regione.

Assessore, il patrimonio culturale della Calabria è ricco e vario Come valorizzarlo ancora di più in chiave turistica?
“La Calabria richiama diversi target di visitatori. Lo scorso anno abbiamo raggiunto 9 milioni di presenze turistiche al netto dai soggiorni in case private e del turismo nautico. Siamo nel pieno del lavoro. Il presidente Oliverio, dopo aver ereditato una Regione allo sfascio, priva di credibilità a livello di Governo centrale e in Europa, ha riportato l’ente in carreggiata, con una stampa che non si è comportata esattamente da amica. In ogni caso ora la Calabria viene guardata con occhi diversi. L’autorevole presenza del presidente Oliverio nella Cabina di Regia in rappresentanza delle Regioni del Mezzogiorno, ad esempio ha dato il via libera, all’intervento di 90 milioni di euro per il recupero e di riqualificazione del centro storico di Cosenza, insieme ad altrettanti assegnati a città come Napoli, Taranto e Palermo. Sui nostri borghi storici, che rappresentano un grandissimo attrattore turistico, a breve usciranno dei bandi per incrementarne il recupero, per offrire ospitalità diffusa in una dimensione ‘slow’ che al momento è una delle tendenze del mercato turistico. La valorizzazione di questo importante patrimonio va intesa non solo dal punto di vista degli interventi su beni di rilevanza storica o artistica, ma anche sul piano della promozione del modo di vivere nei nostri borghi antichi, con il recupero delle tradizioni e della cultura locale. Non va dimenticato che è proprio in Calabria a Nicotera che nel 1957 Ancel Keys ha riconosciuto quella che sarebbe stata consacrata come Dieta Mediterranea oggi patrimonio immateriale dell’UNESCO. Su questa cittadina della Costa degli Dei abbiamo in corso un importante progetto mediatico per porla al centro dell’attenzione internazionale”.

Oltre ai borghi, quali elementi distintivi della cultura calabrese potrebbero incentivare i turisti a scegliere la regione?
“I siti archeologici, la storia, i miti ad essi legati hanno una notevole rilevanza per il turismo culturale. La loro valorizzazione oggi va vista in un’ottica che li renda più facilmente fruibili, penso alle installazioni tecnologiche, agli spettacoli inseriti nei parchi archeologici e alle rievocazioni storiche di tante vicende che hanno segnato il percorso della nostra regione. Non va perso di vista Calabria è la Magna Grecia. In tal senso un importante finanziamento di 61,7 milioni per il Progetto Antica Kroton recuperati dal Presidente Oliverio grazie a una riprogrammazione di risorse regionali PAC, dopo che il precedente finanziamento non era stato utilizzato e rischiava di andare perduto”.

Molti giovani calabresi, però, scoraggiati, continuano ad andar via dalla Calabria. Lo sviluppo del turismo potrebbe certamente creare nuove opportunità.
“È importante aprire le porte agli investitori per aumentare la capacità di accoglienza di un turismo crescente che vuole venire in Calabria. Per questo l’inserimento in circuiti internazionali di hotel di qualità, centri benessere e altre attività renderebbe l’esperienza turistica più attrattiva per tutti i tipi di target. Ci sono vari tipi di target per la Calabria, dagli innamorati del mare, dei centri benessere, a coloro che amano lo sport ai turisti che viaggiano alla scoperta della dimensione culturale di questa parte d’Italia. La Calabria ora si sta collegando meglio al resto del mondo grazie a voli diretti da molti scali internazionali. L’aeroporto di Lamezia lo scorso anno si è posizionato 19esimo sui 38 scali italiani monitorati da Assaeroporti. In un anno ha visto un importante incremento di passeggeri provenienti da tutto il mondo. Per questo ai nostri giovani io dico di avere fiducia. Come ho già detto siamo nel pieno del lavoro. Negli investimenti del Programma Mibact portati a casa dalla nostra attività di governo ci sono anche quelli su vari sistemi culturali in ragione di 39 milioni di euro. È stato recentemente pubblicato l’avviso per il finanziamento di interventi per la valorizzazione del sistema dei beni culturali e per il rafforzamento dell’attuale offerta culturale, che è una possibilità rivolta a tutti e che potrebbe divenire un’opportunità anche per i giovani. Sono stati messi a bando risorse per 2 milioni e 700 mila euro di fondi PAC. Inoltre è in corso l’avviso pubblico per il finanziamento di interventi per la valorizzazione del sistema dei beni culturali e per la qualificazione e il rafforzamento dell’attuale offerta culturale per il 2018 che va ad integrare l’attività dei festival già ammessi a finanziamento per tre anni col bando dello scorso anno. Per questo il presidente Oliverio ha messo in campo 10 milioni all’anno per tre anni, a partire dal 2017. Andiamo così a supportare lo sviluppo della cultura musicale, a sostenere il sistema museale, le mostre, gli istituti storici e a promuovere la nascita di eventi innovativi”.

Anche i festival?
“Sì, sono numerosi e il Presidente Oliverio ha deciso di contribuire a dare una svolta, sostenendoli con un budget che non si è mai visto prima, perché si affermino in una dimensione internazionale. Penso ad esempio ad Armonie d’Arte nel parco archeologico di Scolacium per esempio. E’ finanziato prevalentemente dalla Regione ed è sostenuto da questa amministrazione perché lancia una visione positiva della regione oltre i confini nazionali. È uno dei modi per dare una vera immagine della Calabria”. 

Su quali itinerari occorre puntare per il turismo culturale?
“La Calabria si propone per molti stili di turismo, da quello marino, a quello enogastronomico, la cultura è ovunque, anche nel turismo sportivo, a cui si offrono ad esempio diversi percorsi ciclabili che attraversano i luoghi della nostra storia. In tal senso importantissimo è l’investimento di 150 milioni per la Pista Ciclabile della Magna Grecia, che si offre a un turismo in crescita che è quello che abbina la cultura allo sport. Una importante operazione culturale è anche il recupero del percorso dell’esplorazione del secolo scorso ad opera di Norman Douglas, autore di ‘Old Calabria’ riproposto dalla NDUT Explore, che con oltre mille chilometri che attraversano tutti i parchi della nostra regione, è affermata su tutte le riviste di settore come uno dei percorsi più interessanti e accoglienti per gli amanti del trekking in mountain bike.

E poi ci sono gli itinerari religiosi…
“Sì, la Regione, per esempio, sostiene i ‘Cammini di San Francesco di Paola’, organizzati da un’associazione locale, che ricalcano il cammino del santo e altre iniziative legate a importanti figure, come quella dell’abate Gioacchino da Fiore. Come questo, intendiamo rivolgerci anche ad altri luoghi sacri della Calabria. Qualsiasi sia il percorso che si sceglie sono tutti connessi con identità culturali e tradizioni enogastronomiche che sono elementi fondamentali per l’attrazione dei turisti. A fianco a queste iniziative ci sono poi le esperienze teatrali, festival, musei, biblioteche, le minoranze linguistiche e il clima che nell’insieme rappresentano attrattori per destagionalizzare l’offerta. Stiamo lavorando per trasmettere una reale immagine della Calabria attraverso una strategia di comunicazione internazionale che sta dando dei riscontri importanti sulle più prestigiose testate mondiali, dal Corriere della Sera al Sole 24 Ore dal The New York Times, a Le Monde, dal The Guardian fino a importanti riviste cinesi e così via. Sono tanti ed è impossibile ricordarli tutti”.

Ad attirare l’attenzione dei turisti sono spesso le ambientazioni delle produzioni letterarie e cinematografiche. Quali azioni intende compiere la Regione per esportare questo tipo di cultura?
“La Calabria è terra di grandi pensatori, intellettuali ed artisti, nel passato e contemporanei. Per dimostrarlo, la Regione partecipa ogni anno ai più importanti eventi che riguardano il mondo dell’editoria, come il Salone del Libro di Torino, sia con opere dedicate ai pensatori del passato, come Tommaso Campanella e Gioacchino da Fiore, che agli autori contemporanei per mostrare una Calabria proiettata al futuro, dove pensiero e azione si incrociano positivamente. In questa strategia virtuosa si inquadra l’attività della Film Commission, con loro abbiamo appena presentato al Salone del Libro di Torino “Cine Tour della Calabria” una preziosa pubblicazione sulle nostre location cinematografiche curata da Maurizio Paparazzo e Giovanni Scarfò. Il presidente Oliverio ha voluto fortemente il recupero della Film Commission nonostante sia stata ereditata con un milione e seicentomila euro di debiti, che ha provveduto a risanare con l’infaticabile lavoro dell’allora Commissario delegato Anastasi, perché ha ritenuto che possa essere un potente strumento di proiezione della nuova Calabria. Il lavoro delle molte produzioni che negli ultimi anni si sono alternate sul nostro territorio, per ogni euro investito dalla Regione in termini di servizi ha portato ad una ricaduta sui nostri territori di 4,7 euro. Tutte queste sono cifre reali che rappresentano la concretezza del nostro impegno. La Calabria contemporanea non è quel fronte dove credono di venire giornalisti e altri personaggi in cerca di eroismo mediatico per far carriera. Noi che qui viviamo e ci impegniamo non ci stiamo più a questo vilipendio dell’immagine della nostra terra. Anche per questo si deve lavorare, per spezzare i vecchi stereotipi che non rappresentano più il nostro tessuto, fatto di imprese, di gente onesta e di giovani competenti che scelgono di restare”.

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