INCIDENTE FERROVIARIO, UNA TARGA A BARI

Tanta commozione, il dolore ancora stampato sui volti dei parenti delle vittime, ancora segnati dal ricordo di quel tragico 12 luglio 2016 in cui sulla tratta regionale della Ferrotranviaria nel tratto tra Andria e Corato, al km 51, morirono 23 persone. Era questo il clima che si respirava in Piazza Aldo Moro dove il Sindaco Antonio Decaro ha voluto ricordare con l’apposizione di una targa, insieme ai familiari delle vittime, al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, ai sindaci di Modugno, Ruvo, Andria, Corato, Gravina e Trani, alla Croce Rossa Italiana, forze dell’ordine, il disastro ferroviario che due anni fa colpì la Puglia al cuore.
Sulla targa, circondata da fiori  bianchi, i nomi delle 23 persone morte che Decaro ha elencato uno dopo l’altro prima di lasciarsi andare alla commozione e concludere con gli occhi pieni di lacrime con un: “Non vi dimenticheremo”.

 “La data di oggi – afferma il governatore della Puglia Michele Emiliano – e’ una data durissima per noi da ricordare. Nei prossimi giorni comincia il processo che tempestivamente la procura di Trani ha istruito e in quel processo cercheremo le risposte alle tante domande dei familiari delle vittime che si chiedono come sia stato possibile che in una tratta regionale che da decine e decine di anni si faceva senza problemi, si sia verificato uno dei piu’ gravi incidenti ferroviari della storia italiana, non solo pugliese. E questo evidentemente costituisce per noi un monito alla responsabilita’. Tutti,
indipendentemente dal loro ruolo, devono fare ogni giorno il proprio lavoro con grande attenzione e con grande cautela, soprattutto pensando prima alla sicurezza delle persone e mi auguro che questa data cosi’ drammatica rimanga nella mente di
tutti i pugliesi come la data della responsabilita’”.

“Questa targa,  – ha detto il primo cittadino di Bari – che reca impressi i nomi di tutti loro, abbiamo voluto metterla in un luogo simbolico perché questa è la stazione del capoluogo di regione, una sorta di stazione delle stazioni dove arrivano tutti i convogli ferroviari che passano dalla Puglia. Di qui passano ogni giorno anche migliaia e migliaia di persone, ed è un luogo simbolico perché questa fontana, con l’acqua che zampilla, è il simbolo stesso della vita. Chi c’era, quel giorno,  – ha ricordato Decaro – davanti alle immagini dell’incidente, ricorderà gli occhi dei presenti, lo sgomento, la paura, l’incredulità per quello che era accaduto. Io stesso ho sempre raccontato che sono diventato ingegnere dei trasporti perché, avendo un padre aiuto macchinista delle Ferrovie dello Stato, mi ero innamorato dei treni, della velocità, del senso di libertà che mi trasmettevano. Tutto d’un colpo il treno, che era sempre stato simbolo di libertà, diventava simbolo di morte: i convogli si erano accartocciati, le lamiere intrappolavano ancora i feriti. Chi c’era quel giorno ricorderà anche le centinaia e centinaia di soccorritori che hanno fatto un lavoro straordinario, e nessuno potrà dimenticare l’affetto dei pugliesi, migliaia di persone accorse negli ospedali per donare il sangue, centinaia di medici e infermieri a disposizione delle strutture che accoglievano i feriti”.

Visibilmente commosso anche Nicola Giorgino, il sindaco del comune di Andria, il più colpito in termini di vite umane. “In quel treno – ha detto – c’erano tante persone che conoscevamo personalmente a cui eravamo legati da affetto personale, da amicizia e stima. La nostra comunità è risultata lacerata. Siamo ripartiti, ma è difficile. Il processo farà la sua parte, stabilirà la verità, i responsabili”. Infine un ringraziamento al sindaco Decaro per la scelta dell’apposizione della targa nella piazza della stazione centrale del capoluogo. “Ti ringrazio per aver scelto questo luogo simbolo per quello che rappresenta in termini di rappresentatività della Regione Puglia. Noi non dimentichiamo l’affetto e soprattutto la vicinanza che avete mostrato alle nostre comunità”.

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