CAGLIARI (ITALPRESS) – Su proposta dell’assessora della Difesa dell’Ambiente Rosanna Laconi, è stato approvato il programma di utilizzo delle risorse stanziate nel bilancio 2025 per un importo complessivo di oltre 5 milioni di euro, destinati a una pluralità di interventi in campo ambientale: dalla realizzazione e completamento dei centri comunali di raccolta, al recupero di aree degradate, fino alle bonifiche in aree minerarie dismesse.
“Attraverso questa programmazione – dichiara l’assessora Laconi – la Regione dà piena attuazione agli obblighi normativi sull’impiego del tributo speciale per lo smaltimento dei rifiuti e interviene in modo concreto per rafforzare la rete dei servizi pubblici per la raccolta differenziata, riqualificare aree compromesse dall’abbandono dei rifiuti e sostenere la bonifica di siti inquinati, come nel caso di Montevecchio Ponente”.
Nel dettaglio. Ecocentri: sono stati finanziati il completamento dell’ecocentro di Fluminimaggiore (75.016,80 euro) e l’ampliamento di quello di Villaspeciosa (80.000 euro); recupero ambientale aree degradate: 560.000 euro per gli interventi nei comuni di Fonni, Calasetta, Uta, Segariu, Teulada e per l’Unione dei Comuni del Sulcis; bonifiche: stanziati 1.243.610 euro per la realizzazione, da parte della Società IGEA S.p.A., delle “prove di pompaggio” nella miniera dismessa di Montevecchio Ponente (Arbus-Guspini), necessarie per la messa in sicurezza della falda; una quota ulteriore, stanziata direttamente in sede di approvazione della legge finanziaria 2025, è destinata agli interventi programmati nei comuni di Cagliari, Sanluri e Sassari. Tali risorse non rientrano nel fondo ambientale di 5,1 milioni di euro programmato dall’Assessorato.
Comune di Cagliari: 3.000.000 di euro per la gestione dei rifiuti urbani, con priorità agli interventi di rimozione di rifiuti abbandonati; Comune di Sanluri: 100.000 euro per l’ampliamento e l’adeguamento dell’ecocentro e 30.000 euro per interventi urgenti di bonifica ambientale; Comune di Sassari: 100.000 euro per migliorare le condizioni ambientali dell’area industriale di Predda Niedda. I contributi saranno regolati da apposite convenzioni di finanziamento secondo le norme previste dalla legge regionale n. 8/2018 e dovranno essere attuati nel rispetto delle finalità e dei criteri definiti dalle deliberazioni regionali vigenti.
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