Imprese FVG, Bini “Maarmo realtà che esalta design e economia circolare”

TRIESTE (ITALPRESS) – “Ogni inaugurazione di un nuovo stabilimento o di una nuova realtà produttiva è un segnale positivo per la nostra Regione. In questo caso lo è ancor di più perchè siamo di fronte ad una start up che ha saputo resistere alla crisi, fare sistema e puntare sull’eccellenza del made in Italy”. Queste le parole dell’assessore regionale alle Attività produttive e turismo, Sergio Emidio Bini, all’inaugurazione a Villotta di Chions del nuovo atelier artigianale della Maarmo, start up innovativa nel settore del termoarredo di design.
Il nuovo sito artigianale nasce dall’intesa tra la Maarmo di Vittorio Veneto e la Wenco di Chions che hanno unito i rispettivi know how per potenziare la produzione di radiatori di calore in pasta di marmo, un prodotto innovativo lanciato nel 2018 e messo in produzione per la prima volta nel 2019. “Nonostante la pandemia questa startup non si è persa d’animo e, puntando sulla capacità di fare rete sul territorio, è riuscita a superare la criticità del 2020 e giungere quest’anno addirittura ad ampliarsi”, ha evidenziato Bini. L’assessore si è poi soffermato sui dati positivi dell’andamento economico in Friuli Venezia Giulia, con riferimento in particolare ai dati occupazionali e di crescita del Pil che sono superiori alla media nazionale e del Nordest.
“Questo ci conforta molto e ci dice che la Regione ha messo in campo le misure corrette a sostegno delle imprese, così che queste hanno colto nelle istituzioni la fiducia necessaria per contrastare la crisi con ulteriori investimenti”, ha sottolineato ancora Bini. Maarmo è un marchio registrato che identifica una linea di termoarredo di design realizzato con la pasta di marmo. Il brevetto si fonda sull’utilizzo delle polveri che derivano dalla fresatura del marmo, recuperate e rinobilitate attraverso un processo sostenibile che conduce alla produzione di una miscela di polvere di marmo, acqua e collante. Da uno stampo in silicone viene ricavata la forma del radiatore che viene poi decorato con elementi di design. All’interno l’impianto riscaldante può essere elettrico o ad acqua; tutta la tecnologia è compatibile con i più avanzati sistemi di controllo domotico.
Anche dal punto di vista ambientale la produzione presenta caratteristiche di completa sostenibilità: lo smaltimento del prodotto a fine vita risulta a ciclo chiuso, in coerenza con i principi dell’economia circolare, per cui l’involucro di pasta di marmo può essere nuovamente polverizzato e reimmesso in produzione.
Attualmente Maarmo ha fatto breccia con successo nei mercati esteri, in particolare nell’area polacca, dove è già strutturata una rete commerciale. Non mancano le collaborazioni artistiche, come quella con l’associazione Arzanà di Venezia che ha concesso la possibilità di ricavare uno stampo dal “fero da gondola”, poi trasposto come decoro a rilievo sui radiatori che diventano così vere e proprie opere artistiche da parete. L’azienda si è poi posta un ulteriore obiettivo ambientale decidendo che per ogni radiatore venduto sia piantato un albero nel parco pubblico che sorge difronte al nuovo stabilimento.
(ITALPRESS).

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