Immigrazione, ennesima tragedia al largo di Sfax

LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Mentre sempre più migranti sub-sahariani stanno fuggendo dalla Tunisia, si registra ancora una tragedia con almeno cinque migranti confermati morti e altri 28 ancora dispersi dopo che la loro barca è affondata al largo della costa della città meridionale di Sfax mentre tentavano di attraversare il Mar Mediterraneo per Italia.
Il Forum tunisino per i diritti sociali ed economici ha confermato l’ultima tragedia. Nelle ultime settimane, la costa meridionale di Sfax è diventata il principale punto di partenza per i migranti in fuga dalla Tunisia e da altri paesi africani e mediorientali a causa della povertà e dei conflitti in cerca di una vita migliore in Europa.
I recenti problemi politici e le crisi economiche e finanziarie stanno aumentando notevolmente le partenze di migranti dalla Tunisia verso l’Italia. L’aumento dei migranti in Italia è in gran parte dovuto ai tre giorni tra il 9 e l’11 marzo, quando ben 4.566 persone hanno raggiunto le coste italiane.
Tuttavia, secondo le ONG umanitarie e di salvataggio, la decisione politica del governo maltese di non intervenire e salvare vite in difficoltà nella sua zona di ricerca e soccorso, sta rendendo più difficile per i migranti a raggiungere l’Europa.
Maurice Stiel di Alarm Phone, ha confermato l’aumento nei viaggi dalla Tunisia, ma ritiene che il fattore principale sia “la sistematica politica di non assistenza da parte di Malta”.
“Oggi le barche di migranti cercano di attraversare la zona di ricerca e soccorso maltese per raggiungere Lampedusa o addirittura la Sicilia, il che ovviamente prolunga i viaggi e li rende più pericolosi – ha aggiunto -, i migranti che cercano di fuggire dal nord Africa, in particolare dalla Libia, sembrano essere consapevoli di non poter contare su alcuna assistenza proveniente da Malta”.
Anche Tamino Bohm dell’ONG Sea Watch ritiene che l’esiguo numero di migranti salvati dalle forze armate maltesi sia dovuto alla mancanza di azione da parte delle autorità maltesi. “Questa non è una nuova tendenza ed è collegata alle attuali politiche del governo”, ha detto, osservando che gli aerei appartenenti alle Forze armate maltesi rimangono “molto attivi” nelle acque meridionali e stanno trasmettendo informazioni alla guardia costiera libica.
Secondo dati non ufficiali delle Nazioni Unite, 12.000 di coloro che hanno raggiunto l’Italia quest’anno sono salpati dalla Tunisia, contro i 1.300 dello stesso periodo del 2022. In precedenza, la Libia era la principale via di fuga per i migranti dalla regione nordafricana.
credit photo agenziafotogramma.it
(ITALPRESS).

Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]