
L’Inter è campione d’Italia 2020-21. Grazie al successo di ieri a Crotone e la sconfitta dell’Atalanta a Reggio Emilia contro il Sassuolo, la squadra di Conte conquista il 19esimo scudetto della sua storia con 4 giornate d’anticipo. Si tratta del primo tricolore vinto dai nerazzurri dal 2010 e che mette fine alla striscia di nove campionati consecutivi della Juventus.
Per archiviare la pratica, ai nerazzurri serviva che la Dea non vincesse e così è stato. Al Mapei Stadium, gli uomini di Gasperini restano in dieci al 22′ per il rosso a Gollini (fallo su Boga lanciato a rete) ma poco dopo la mezz’ora passano in vantaggio con un gran gol di Gosens su assist di Malinovskyi. A inizio ripresa un intervento di Toloi su Traore viene sanzionato col rigore che Berardi non sbaglia. Locatelli sigla il 2-1 ma l’autore dell’assist, Raspadori, è in fuorigioco e il Var cancella tutto. Poi, al 75′, Marlon atterra Muriel in area: secondo giallo e parità numerica ristabilita, ma Consigli intuisce la conclusione dello stesso colombiano: finisce 1-1. L’Atalanta viene così raggiunta dal Milan, ieri vittorioso sul Benevento per 2-0, mentre mantiene le distanze sul Napoli, bloccato sull’1-1 dal Cagliari: Osimhen conferma il suo momento magico e timbra il cartellino aprendo le marcature ma nel recupero arriva il pari di Nandez che beffa i partenopei. Ci crede ancora la Lazio, che deve ancora recuperare la gara col Torino e che nell’anticipo dell’ora di pranzo la spunta sul Genoa per 4-3. Correa e Immobile dal dischetto mettono la gara in discesa, all’autorete di Marusic rimediano Luis Alberto e ancora Correa ma Scamacca su rigore e Shomorudov la riaprono, mettendo paura ai biancocelesti che però alla fine mettono le mani sui tre punti. Al Dall’Ara spettacolare 3-3 fra Bologna e Fiorentina. Viola tre volte avanti, prima dagli undici metri col solito Vlahovic, poi con Bonaventura e quindi ancora con Vlahovic, ma Palacio è in giornata di grazia: tripletta e un punto a testa.
(ITALPRESS).









