Il Mondiale rally si chiude in Giappone, incognita meteo

MILANO (ITALPRESS) – L’ottava edizione del Rally del Giappone, che presenta qualche novità nel format rispetto allo scorso anno, chiude un campionato mondiale che già nelle due precedenti gare aveva dato i suoi responsi con l’incoronazione di Kalle Rovanpera e Toyota, come campioni 2023 dei piloti e dei costruttori. Ma il rally di casa del team giapponese avrà sicuramente delle storie da raccontare, fosse solo per le incognite riservate da un tracciato per sua natura sfidante e relativamente noto agli equipaggi che dovranno impegnarsi, prima che in gara, in ricognizioni più accurate del solito sui 304,66 chilometri competitivi in programma sulle strade intorno Nagoya. Gli asfalti delle 22 prove speciali, di cui tre nel Toyota Stadium, che si articolano nelle regioni di Ena, Gifu e Chubu sono generalmente impegnativi e possono essere scivolosi, soprattutto nelle prime ore del mattino, in particolare nei tratti di montagna. Da non sottovalutare i rischi derivanti dai tagli che portano sulla strada terriccio, pietre e fogliame. L’attenzione vera va però prestata particolarmente al meteo, secondo il quale al momento la gara si presenta con un venerdì piovoso e con il resto del fine settimana senza precipitazioni, ma con temperature fredde, soprattutto al mattino, e superfici prevedibilmente abbastanza umide, aprendo la strada a una pluralità di possibili scelte. Così, mentre al venerdì è prevedibile un uso quasi esclusivo delle Cinturato da bagnato, negli altri due giorni di gara le opzioni si concentreranno sulle altre due gomme a disposizione, anche in combinazione tra loro: le P Zero Hard (prime), che nel corso della stagione hanno mostrato grande versatilità, offrono affidabilità anche su asfalti non del tutto asciutti, e le P Zero Soft (option), maggiormente indicate nel caso in cui le condizioni di umidità e la scarsità di grip dovessero rivelarsi superiori alle previsioni.
“Nonostante il campionato sia chiuso mi aspetto una gara sentita e combattuta da parte di tutti, oltre che molto interessante dal punto di vista tecnico – sottolinea Terenzio Testoni, responsabile attività rally Pirelli – Le strade giapponesi e le condizioni meteo pongono sfide che non vanno sottovalutate e presentano rischi che vanno ben analizzati soprattutto nella fase delle ricognizioni, nella quale ogni minimo errore di valutazione potrebbe costare caro. Per noi sarà un’opportunità per accumulare ulteriori dati in vista degli sviluppi futuri dei nostri prodotti. Del resto, abbiamo vissuto una stagione intensa nella quale abbiamo sempre avuto occasione di imparare qualcosa, con gare sempre impegnative e, spesso, particolarmente spettacolari”.
Per il Giappone le allocazioni per le Rally1 sono: 28 pneumatici per i P Zero RA WRC HA (dure), indicate per le superfici asciutte e più abrasive e per le tappe più lunghe; 18 per i P Zero RA WRC SA (soft), ideali per gli asfalti asciutti più scivolosi; 12 per i Cinturato RWB da bagnato in caso di pioggia. Ogni vettura Rally1 può montare complessivamente fino a 28 pneumatici durante tutta la gara incluse le 4 per lo shakedown. Per le WRC2, che possono usare fino a un massimo di 26 gomme a vettura, incluso lo shakedown, le allocazioni per ciascun equipaggio sono: 26 P Zero RA5A, 18 P Zero RA7+B, 12 Cinturato RWB.
– foto ufficio stampa Pirelli –
(ITALPRESS).

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