VENEZIA (ITALPRESS) – “Insegnante a Pieve di Cadore, poi al liceo scientifico Benedetti di Venezia. Arrestato per un alterco con un fascista avvenuto in Piazza San Marco, durante la notte di capodanno del 1942, fu inviato al confino per un anno, prima ad Avezzano e poi alle isole Tremiti. Insegnante e patriota, un combattente per la libertà: questo era Sandro Gallo”. Così in una nota il Comune di Venezia.
Questa mattina, davanti alla lapide al Lido, la sezione dell’Anpi Sette Martiri di Venezia, il Comune – con l’assessore Michele Zuin, il presidente della Municipalità di Lido Pellestrina Emilio Guberti, alcuni consiglieri – e diversi cittadini hanno preso parte alla deposizione della corona d’alloro, in omaggio al sacrificio del giovane partigiano.
Con l’Armistizio dell’8 settembre 1943, Gallo ricevette dal CLN di Belluno l’incarico di organizzare la lotta armata nel Cadore. Dopo diverse missioni, il 20 settembre 1944, a Lozzo di Cadore, al comando di una pattuglia di quattro garibaldini, attaccò una colonna motorizzata tedesca: fu lì che venne ucciso, insieme a due commilitoni.
“Siamo qui per ricordare chi ha lottato per la libertà, che noi oggi esercitiamo e della quale possiamo godere grazie ai sacrifici di persone come Sandro Gallo: persone contrarie alla guerra e alla ricerca della pace. Ognuno, nelle sue possibilità, deve lottare per far vincere pace e libertà, anche di pensiero, ogni giorno” le parole dell’assessore Zuin.
Il presidente della Municipalità Guberti ha aggiunto anche un messaggio per i giovani: “Oggi non vogliamo celebrare solo un ricordo, ma vogliamo che la cerimonia sia monito per i ragazzi perché non si ripeta quanto avvenuto: esprimere idee e ideali non dev’essere fatto clandestinamente, ma in un clima di libertà”. A Sandro Gallo è dedicata la via principale del Lido di Venezia ed è intitolata la Sala Consiliare della Municipalità di Lido.
-Foto Comune di Venezia-
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