Il calcio marocchino sogna in grande con la sua Coverciano

RABAT (MAROCCO) (ITALPRESS) – E’ qui che nascono i sogni. Mentre il Marocco si prepara all’ultimo impegno nelle qualificazioni con in tasca già il biglietto per i Mondiali del 2026, alle porte di Rabat il “Complexe Mohammed VI de football” continua la sua incessante attività.

La rinascita dei Leoni dell’Atlante parte anche da questa struttura che si estende per 35 ettari, nata grazie allo sforzo congiunto di governo e federazione e inaugurata nell’estate 2019 dal re in persona. La Coverciano del Marocco è il punto di riferimento di tutte le nazionali maschili e femminili (27 in tutto) fino all’Under 13. Cinque hotel – uno dei quali riservato esclusivamente alle selezioni maggiori – per un totale di 510 letti, 11 campi in erba naturale, artificiale e ibrida per prepararsi a qualsiasi terreno da gioco, un ristorante, un centro medico all’avanguardia per cure e consulti, 200 persone all’opera e il tutto alimentato con pannelli solari e fotovoltaici: un progetto costato 75 milioni di dollari, elogiato anche dal presidente della Fifa, Gianni Infantino, che lo ha collocato fra i primi tre al mondo. Qui ha fatto base il Real Madrid nel 2023 per preparasi al Mondiale per Club e in occasione della Coppa d’Africa che il Marocco ospiterà da metà dicembre sarà il quartier generale di Hakimi e compagni.

“Ospiteremo tutte le attività della Federazione – racconta Hassan Kharbouch, direttore della struttura – La nostra visione parte 15 anni fa, quando sono stati costruiti 145 campi per bambini e ragazzi in varie regioni del Paese. Per allargare il calcio di base servono le strutture, poi al vertice della piramide ci siamo noi. In mezzo, invece, tredici accademie regionali dove confluiscono i migliori talenti delle accademie dei club e i più bravi, alla fine, arrivano qui”.

E passo dopo passo il calcio marocchino sta raccogliendo i suoi frutti, dallo storico quarto posto della nazionale maschile in Qatar alle due finali consecutive in Coppa d’Africa di quella femminile, passando per il bronzo olimpico a Parigi2024. Risultati che hanno solide fondamenta: fra le particolarità del centro quella di trovarsi ad appena due chilometri dall’aeroporto di Rabat-Salè, facilmente raggiungibile per chi arriva da fuori. E ancora, workshop e altre attività grazie alle 45 partnership sottoscritte con Federazioni di tutto il mondo e un occhio anche alla vita extra-campo: i ragazzi delle giovanili, per esempio, dormono dentro la struttura ma continuano gli studi all’esterno per favorirne la socializzazione. Niente è lasciato al caso: il calcio marocchino non vuole porsi limiti.

– foto glb/Italpress –

(ITALPRESS).

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