SI PUO’ ANCORA PARLARE DI CALCIO

La lite televisiva fra Allegri e Adani mi ha talmente immalinconito che ieri, domenica di superspezzatino al sapore di niente (quasi) sono sceso in altri territori di caccia, a interessarmi di cose personali, ad esempio del futuro del Trapani, che aspetto di rivedere in B, e del Cesena, che la prossima domenica riceverò in C. Avendo forse già risolto il problema di vedere il Bologna in A. Mi sono divertito di più. Non faccio l'ipercritico nè il disfattista ma vi giuro che il calcio vero è quaggiù, non dove meriterebbe di essere frequentato, al vertice, almeno per rendere omaggio a Cristiano Ronaldo che è venuto in Italia non solo per un mucchio di soldi (altrove, Cina o Emirati, l'avrebbero riempito d'oro) ma per firmare uno scudetto e il gol Seicento, rari motivi d'orgoglio in una stagione che va scemando con quel torneino dei perdenti che si chiama Zona Champions. In un momento di fiacca epocale è possibile che Massimiliano Allegri, il più scudettato della storia, trovi il tempo e il modo di litigare con un teoreta sui presunti massimi sistemi del Giuoco del Calcio? Ma lasci perdere, faccia semplicemente sapere al colto e all'inclita che il Bel Giuoco senza vittoria non esiste, così i tifosi del Napoli, dell'Inter, del Milan, della Roma, della Lazio eccetera avranno prima o poi il coraggio di smettere di far finta di niente mentre gli raccontano "vinceremo" e non vincono mai. Sarà un caso che a Milano sponda Inter sognano Mourinho, quello che mettendo il pullmann davanti alla porta vinceva il Triplete? Sarà un caso che alla Roma s'aspettano Antinio Conte, omaggiato anche da Ranieri, panchinaro presente, per godere di un po' della sua Intensità, mica di un calcio – com'è tornato di moda dire – all'Olandese?

Il blabla degli opinionisti è diventato devastante. E dire che di temi tecnici da sviscerare ce ne sarebbero. Ad esempio, dopo Inter-Juventus avrei affrontato le certezze di Spalletti che al venerdì fa capire che giocherà Martin Lautaro e invece manda in campo Maurito Icardi come se l'uno o l'altro per me pari sono, mentre anche il più umile degli opinionisti/critici segnala che varrebbe la pena metterli insieme per tentare di vincere e non dirsi poi soddisfatto di un pareggio strappato a una squadra ormai demotivata come la Juventus; e avrei eventualmente tentato una lettura del doppio gioco che fanno Cristiano e Max: il primo segna gol per la collezione, il secondo fa esordire in Serie A Matheus Pereira, brasiliano ventenne cresciuto in casa, goleador nella Juve di C, già titolare di una favola che comincia a undici anni con la maglia del Corinthians…Vedete, di calcio ce n'è ancora, anche per gli opinionisti più pretenziosi. Io ad esempio, mentre si parla di Allenatori Grandi Firme (e di Gasperini, ça va sans dire) sto studiando Sinisa Mihajlovic e le sue Otto Giornate di Bologna. Credetemi, di calcio si può ancora parlare, senza rodersi il fegato, come hanno fatto Allegri e Adani.

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