GIORNATA DI GOL E IL TORO RICORDA VALENTINO MAZZOLA BATTENDO L’INTER

È una giornata di gol. Una trentina. Ubriacante. Si divertono Sampdoria, Fiorentina, Atalanta (la Roma un po' meno); dilagano le provinciali Sassuolo, Frosinone (povero Bologna), Spal. Guarda caso deludono le milanesi e il Napoli, quelli che vorrebbero lo scudetto o almeno la Champions. Fa specie il Milan che ha appena comprato Piatek, quello che è nato pronto. Per la prossima volta. Consigli per gli acquisti, soprattutto per le squadre a rischio: comprate difensori. Tutti quei gol che si fanno non sono spettacolo, nè salute: come diceva Annibale Frossi, sono errori. Riguardate l'intervento di Handanovic su Izzo e ci darete ragione. Già, io sto con Frossi.

Così perde l'Inter. Impotente. Così Spalletti, Ausilio e chissacchì vivranno un'altra settimana sentendosi accusare per la cessione di Zaniolo. Così il giovane Zhang chiederà a Marotta se sa fare miracoli. Ma Beppe non è ancora – come diceva l'Avvocato Agnelli – nè un Allodi nè una Santa Rita.

Vagliele a spiegare, ai cinesi, le alchimie psicologiche del calcio. Vaglielo a dire che il giorno in cui il mito Valentino Mazzola faceva cent'anni, a Torino sarebbe successo qualcosa.

Come la ripetizione di un antico duello fra Inter e Toro che si contesero il grande capitano con colpi di scena degni di grandi affari di mercato, come Ronaldo il Fenomeno all'Inter o Ronaldo il Cristiano alla Juve. Ho visto la lettera scritta a Valentino da un giornalista milanese: "Masseroni ha accettato il contratto, sei dell'Inter, appena torni da Lisbona ci vediamo". Ma il 4 maggio del '49 Valentino si fermò a Superga. Granata per sempre. L'Inter fu fortunata a crescere i suoi figli e di uno, Sandro, riuscire a farne un campione con più vittorie del padre.

Poi, altra botta, la smania di (sportiva) vendetta di Mazzarri, cacciato dall'Inter al vertice della carriera perché faceva il piangina. E a Milano, dalle parti di quel club ricco e aristocratico i piangina i volen no. Spiegare anche questo a Mister Zhang. Quello che gode, da ieri, è Cairo che per solidarietà con Mazzarri non ha fatto il piangina – atteggiamento da poveracci – ma il Potente Arrabbiato per tutti gli errori della Var ai danni del Toro. La botta all'Inter lo rende euforico. Se si rivedesse con attenzione l'Inter sarebbe più prudente…

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