MILANO (ITALPRESS) – Corridoi che si trasformano in luoghi di incontro con un mandala luminoso, l’atrio che accoglie guerrieri scolpiti nell’acciaio, un giardino attraversato da segni e geometrie astratte: per una sera la Bocconi diventa un museo diffuso, aperto alla città e attraversato da linguaggi artistici che parlano al presente. Il 2 ottobre torna BAG – Bocconi Art Gallery, giunta alla sua dodicesima edizione, con un percorso espositivo che intreccia 138 opere di 75 artisti, con una sempre più forte presenza di nomi internazionali. Dalle ore 16 alle 20, visite libere e guidate alle opere e agli edifici dell’Università e alle 21 il primo concerto della nuova rassegna Isole Sonore. Successivamente, il 26 novembre, Bocconi Art Gallery farà tappa a Roma, presso la sede della SDA Bocconi School of Management, con un evento speciale che vedrà protagonista l’artista Sidival Fila. Il cuore di BAG è la capacità di far convivere grandi maestri e voci contemporanee, in un dialogo che unisce generazioni, linguaggi e prospettive. Accanto a protagonisti storici come Dadamaino, pioniera dell’avanguardia milanese, Richard Long, noto per le opere di Land Art, Alan Charlton, maestro del monocromo, ed Elisabeth Vary, con le sue ricerche sulla pittura come spazio ambientale, trovano spazio artisti che interpretano con sguardo radicale il nostro tempo.
Fra le opere in evidenza: i telai in ferro degli ‘gnomoni’ di Grazia Varisco, a segnare il passare del tempo; i guerrieri in acciaio di Sergio Fermariello, figure arcaiche che si stagliano come segni di identità collettiva; il monumentale wall painting Futuro di Alessandro Mendini, che ingloba l’Aula Magna con le sue linee gialle e bianche; i giochi di tessuto e spazio di Arthur Duff e i neon di François Morellet, che trasformano i corridoi in esperienze percettive; e ancora i lavori di Francesco Candeloro, Claudio Verna, Elio Marchegiani e Mario Nigro, che testimoniano la centralità dell’astrazione nella storia di BAG. Non mancano opere più recenti, come le installazioni ironiche di Gianni Cella, i paesaggi cromatici sospesi di Mauro Baio o i site-specific di Kaspar Müller e David Tremlett, realizzati con il contributo degli studenti. Quest’anno BAG si arricchisce della collaborazione con il Museo di Arte Contemporanea all’aperto di Morterone, che porta in Bocconi 35 nuove opere, rafforzando il legame tra arte, natura e paesaggio, mentre il Comitato scientifico di BAG vede l’ingresso di Anna Bernardini, storica dell’arte ed ex direttrice di Villa Panza a Varese. Per la prima volta, inoltre, gli studenti non sono solo spettatori ma protagonisti: hanno contribuito a realizzare tre grandi installazioni ed elaborato le didascalie commentate che accompagnano l’intera esposizione, trasformando la mostra in un vero laboratorio di partecipazione.
“BAG è per noi un’occasione unica per mettere in dialogo la comunità universitaria con la città, attraverso il linguaggio universale dell’arte contemporanea. Questa edizione valorizza ancora di più la partecipazione degli studenti, che hanno contribuito a rendere il progetto ancora più vivo e condiviso”, spiega Antonella Carù, Dean for Development and Alumni Relations della Bocconi. Ad arricchire la giornata, dalle 17 in Aula Magna, tre talk tematici offriranno occasioni di dialogo e approfondimento. Il primo, con i protagonisti del Museo di Morterone e i professori Francesca Pola e Severino Salvemini, rifletterà sul legame tra arte e natura, intesa come forza creatrice universale. Il secondo, Partecipare all’atto creativo, moderato da Antonella Carù, vedrà dialogare la storica dell’arte Anna Bernardini, l’artista Kaspar Müller, il collezionista Ettore Buganza e alcuni studenti Bocconi che hanno contribuito direttamente alle opere in mostra. A seguire, Scrivere di arte, un incontro dedicato al racconto e alla mediazione critica, in cui gli studenti che hanno redatto le schede delle opere discuteranno con Susanna Caviglia e Anna Bernardini del valore della scrittura come forma di interpretazione e partecipazione. A chiudere la serata sarà la musica.
Alle 21, in Aula Magna, il pianista Cesare Picco si esibirà in The Köln Concert Variations, in collaborazione con Yamaha: un omaggio al capolavoro di Keith Jarrett che inaugura la nuova stagione di Isole Sonore, la rassegna musicale dell’Ateneo che porta a Milano alcuni dei protagonisti più interessanti della scena contemporanea. Dal 2009, quando è nata da un’intuizione del professor Severino Salvemini con il supporto del collezionista Giuseppe Panza di Biumo, BAG non è soltanto una mostra, ma un progetto che riflette la vocazione dell’Università a connettere saperi e creatività. Ogni anno il campus si trasforma in galleria d’arte contemporanea, ospitando lavori dati in comodato o donati da artisti, gallerie e collezionisti, fino a costituire una collezione permanente che oggi conta venti opere, tra cui Cancellazione del debito pubblico di Emilio Isgrò, il trittico di Sonia Costantini, la Colonna di Arnaldo Pomodoro, il Poetario di Giorgio Milani, l’installazione Knowledge That Matters di Lorenzo Petrantoni, il Clinamen di Massimo Kaufmann, la Grande Scacchiera di Elio Marchegiani, la Pittura R. di Pino Pinelli e il Gate #0 di Letizia Cariello.
– foto ufficio stampa Università Bocconi –
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