BUCAREST (ROMANIA) (ITALPRESS) – I pronostici sono stati smentiti dal risultato del ballottaggio tra il sovranista George Simion e l’europeista Nicusor Dan. Con il 53,6% dei consensi, Dan ha prevalso sul leader della destra sovranista George Simion, che ha ottenuto il 46,4%.
Sono stati dunque ribaltati i sondaggi, che davano in vantaggio il candidato di estrema destra, dopo che al primo turno aveva raccolto il 41% delle preferenze. Gli esperti nazionali fanno subito notare che il Paese rafforza in questo modo il suo orientamento pro-occidentale, in un contesto geopolitico in cui Bucarest si rivela alleato strategico per Nato ed Unione europea.
La competizione era stata infatti vissuta come un bivio cruciale per il posizionamento della Romania, dopo le accuse di “ingerenze esterne”, ovvero russe, mosse fin dal primo turno, poi annullato, delle presidenziali.
Il successo di Dan invia un messaggio chiaro a favore di Bruxelles, ma anche su quanto gli elettori abbiano premiato i contenuti della campagna di Dan, incentrata sulla trasparenza e sulla lotta alla corruzione. Restano però i dubbi da parte di molti analisti di una società ancora frammentata al suo interno, vista la presa del rivale Simion su buona parte della popolazione.
Simion, leader di Aur, ha raccolto in particolare consensi tra la diaspora, dove le preferenze sono arrivate a una media del 60%. La fase è delicata anche per le dimissioni del governo dopo il fallimento della coalizione uscente. Il premier Marcel Ciolacu aveva dato le dimissioni dopo il primo turno e il presidente ha annunciato un approccio cauto nella scelta del nuovo primo ministro, con l’obiettivo di formare un esecutivo che incarni una Romania “progressista, trasparente e affidabile”.
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(ITALPRESS)