Gravina “Pazienza e costanza, Italia può qualificarsi al Mondiale”

Gabriele Gravina President FIGC of Italy celebrates the victory at the end of the match during FIFA World Cup 2026 qualifier football match between Italy and Estonia at New Balance Arena

ROMA (ITALPRESS) – “Il movimento è vivo, ma manca quel tassello che non abbiamo centrato per due volte”. E’ la qualificazione ai Mondiali il grande tarlo del tifoso azzurro, e dunque del presidente della Federcalcio Gabriele Gravina che, dopo i risultati ottenuti da under 20, 17 e nel beach soccer, è certo che nemmeno la Nazionale di Gattuso tradirà le attese, nonostante il play-off sia ormai quasi certo dopo la goleada della Norvegia alla Moldova. “Lo spirito del gruppo mi è piaciuto tantissimo, la mano di Gattuso già si vede: abbiamo la qualità e le potenzialità per centrare questo obiettivo – sottolinea il numero uno della Figc, ospite di ‘Radio Anch’io Sport’ su Rai Radio 1 – Dobbiamo avere pazienza e costanza, grande impegno e determinazione nel vincere tutte le partite che restano da qui al 16 novembre anche al 92′, come fatto in Ungheria, e poi tireremo le somme, Se la squadra continua a crescere e recuperiamo qualche calciatore di caratura interazionale che Gattuso non ha avuto a disposizione, con un pò di fortuna in più rispetto al passato centreremo il nostro obiettivo”.

Su Italia-Israele a Udine: “Siamo addolorati, siamo cittadini del mondo e ci teniamo al rispetto della dignità umana – prosegue Gravina – Siamo molto vicini alle persone che soffrono in Palestina, particolarmente ai bambini e ai civili innocenti. Non giocare a Udine contro Israele vorrebbe anche dire non andare al Mondiale e agevolare Israele in questo percorso. Siamo a stretto contatto con il ministero dell’Interno e stiamo coltivando la sensibilità dell’opinione pubblica italiana su questo incontro. Non non siamo insensibili, ci coordineremo con la Uefa per attuare qualche iniziativa umanitaria”.

Tanti, forse troppi gli stranieri nel nostro campionato: “Il problema dell’invasione degli stranieri, anche nei settori giovanili, con sempre meno giovani utilizzati nel nostro campionato di riferimento, resta un problema culturale e di strategia. C’è da segnalare però anche che sempre più italiani giocano all’estero e questo rafforza anche la nostra Nazionale, perchè si acquisisce più esperienza. Il talento c’è, manca l’opportunità di trasformarli in campioni, ma per farlo bisogna giocare. Ci dispiace che questo non avvenga in termini di valorizzazione da parte delle società italiane”.

Detto di essere fiducioso sull’ok dell’Uefa per Milan-Como in Australia (“Non siamo favorevoli a sradicare l’identità territoriale del nostro campionato, abbiamo dato l’ok vista l’eccezionalità della situazione, San Siro sarà indisponibile per la cerimonia di apertura dei Giochi Invernali”), Gravina si sofferma anche sulla situazione stadi in Italia in vista degli Europei del 2032, che il Belpaese organizzerà assieme alla Turchia: “Abbiamo bisogno di qualcosa che incentivi la nostra attività e consenta a chi investe di avere un percorso agevolato. Io riscontro segnali positivi, li abbiamo raccolti nel giro delle città candidate, e questi elementi positivi devono essere tramutati in fatti. Il privato ha voglia di investire ma deve essere supportato. Mi auguro che il governo e il ministero dello Sport possano agevolare questi processi e supportare le iniziative serie che stanno arrivando dal mondo del calcio”.

Andando nello specifico, “Torino mi sembra già una realtà pronta, lo è Roma e devo ringraziare Sport e Salute, che a breve incontrerà l’Uefa per un progetto di investimenti. Sono contento che c’è anche un’altra opportunità per lo stadio della Roma, ma c’è fermento anche a Bologna, Cagliari, Palermo e una novità nell’interesse della città di Salerno. San Siro in vendita? Una città come Milano non può restare fuori dall’individuazione dei cinque stadi per la fase finale di Euro2032. L’auspicio – conclude Gravina – è che i due club possano decidere di operare con un quadro più chiaro e in tempi certi, anche qui con un pizzico di ottimismo ho motivo di credere che l’amministrazione comunale di Milano non lascerà cadere l’intenzione delle due società di realizzare una struttura moderna”.

– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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