MONZA (ITALPRESS) – “Dopo una prima sessione con un paio di interruzioni che hanno fatto perdere del tempo prezioso, la seconda si è svolta abbastanza regolarmente, con le squadre che hanno portato avanti un programma di lavoro piuttosto standard. È stato interessante vedere come tutte e tre le mescole selezionate siano state usate per delle simulazioni di gara. Rispetto allo scorso anno, il graining non sembra essere un fattore. Il livello visto oggi è molto più localizzato sulla superficie dello pneumatico e si è manifestato non in maniera generalizzata ma solamente su alcune vetture: crediamo che, man mano che la pista si gommerà sia destinato a scomparire, soprattutto domenica in gara”. Così Simone Berra, Pirelli Chief Engineer, commenta il venerdì di prove libere al Gp d’Italia.
“Dal punto di vista strategico, considerato che il degrado sembra essere piuttosto limitato, la sosta singola appare come l’unica opzione plausibile, con Medium e Hard sulla carta protagoniste – ha sottolineato Berra – Peraltro, se qualche pilota dovesse riuscire ad estendere molto il primo stint, non sarebbe da escludere un utilizzo della Soft per 15/20 giri, cercando di sfruttarne così la miglior prestazione”.
“Inoltre, considerato che è prevedibile che quasi tutti arrivino alla gara con solamente un set di Medium e uno di Hard a disposizione, la Soft potrebbe diventare un’opzione anche in caso di neutralizzazioni e, quindi, conoscerne il comportamento sulla distanza potrebbe utile. In termini di differenze dei tempi fra le mescole, le simulazioni sembrano essere in linea con quanto visto in pista oggi: quattro/cinque decimi fra Medium e Soft, un paio fra Hard e Medium. I tempi di oggi sono stati sensibilmente più veloci rispetto alle analoghe sessioni dello scorso anno, con un guadagno di quasi nove decimi, dovuto principalmente a temperature più basse di una decina di gradi. Le prestazioni sono andate migliorando molto velocemente nella prima sessione grazie all’evoluzione della pista mentre nella seconda si sono sostanzialmente stabilizzate. Sebbene la Soft abbia dimostrato di poter consentire di migliorare il tempo anche dopo un paio di giri di raffreddamento, ciò è dovuto principalmente all’evoluzione della pista: pensiamo, infatti, che domani in qualifica possa assicurare il picco di prestazione nel primo giro cronometrato e che, quindi, avremo uno svolgimento ‘classico’ delle qualifiche”, ha concluso Berra.
– Foto Ufficio Stampa Pirelli –
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