ROMA (ITALPRESS) – Un programma vario, poliedrico, per unire le diverse realtà della pratica e della pastorale sportiva. Sono questi gli aspetti che caratterizzeranno il Giubileo dello Sport, in programma a Roma questo weekend, sabato 14 e domenica 15 giugno. L’appuntamento è stato presentato questa mattina presso la sala stampa della Santa Sede, alla presenza del cardinale José Tolentino de Mendonca, prefetto del dicastero per la Cultura e l’educazione, dell’ex campionessa olimpica di nuoto, Novella Calligaris, dell’atleta paralimpico Amelio Castro Grueso e di Giampaolo Mattei, presidente di Athletica Vaticana.
“Più che un programma di gara, il Dicastero ha voluto collegare lo sport alla sua essenza, cioè ascoltarlo per quello che è, una grande esperienza umana di ricerca di senso di maturazione positiva dell’importanza dell’essere insieme, del collettivo, della comunità – ha spiegato il cardinale -. Durante il recente e storico passaggio del Giro d’Italia in Vaticano, Papa Leone ha detto ai ciclisti ‘siete modelli per i giovani di tutto il mondo’. È una frase che mette in luce l’altissima responsabilità che lo sport rappresenta per la società”.
Il cardinale, inoltre, ha sottolineato come gli ultimi papi abbiano “sviluppato un magistero molto interessante sul rapporto tra sport e spiritualità. Siamo fiduciosi che lo sport avrà un ruolo importante e significativo nel magistero di Papa Leone. La vicinanza dei grandi eventi sportivi dell’anno prossimo offrirà senz’altro alla Chiesa e al Santo Padre diverse opportunità per manifestarlo”.
Di speranza ha parlato anche Calligaris: “Ci sono tanti motivi che abbinano la fede e lo sport. Devi credere in quello che fai, così come devi credere nella fede. Avere fede significa essere sereni. Ci sono tante similitudini. Per un atleta una cosa importante è perdere, perché significa capire dove si è sbagliato, ti insegna il sacrificio”.
Grueso ha spiegato di ritenersi “un ragazzo fortunato, perché ho avuto la fortuna di vivere tante situazioni difficili. Grazie alla fede, che ho conosciuto nella sofferenza in ospedale, ho avuto la capacità di andare avanti oltre tutto quello che mi è successo, cercando il modo di poter vedere come usare queste cose che hanno cercato di fermarmi per aiutare a spingere gli altri, quelli che sono ancora fermi nello stato d’animo perché non riescono a superare una situazione di ansietà e depressione. L’esempio che cerco di trasmettere ai ragazzi quando andiamo nelle scuole è la voglia di non mollare, di andare avanti e avere un sogno. Quando un giovane perde la capacità di sognare, diventa un pensionato della vita”.
Entrando nel dettaglio del programma, questo prevede sabato mattina la partecipazione all’udienza giubilare di Papa Leone, poi all’Augustinianum il convegno internazionale “Lo slancio della speranza”, che si propone di riflettere sul valore umano, pedagogico e spirituale dello sport. Alle 17, partendo da piazza Pia, inizierà il pellegrinaggio verso la Porta Santa organizzato in collaborazione con Athletica vaticana, aperto a tutti gli sportivi, senza necessità di registrazioni.
Sempre sabato sera, in collaborazione con la Fondazione Piccolo America, verrà proiettato in piazza San Cosimato a Trastevere il film di Hugh Hudson Chariots of Fire. Infine, l’appuntamento principale, domenica mattina: la Messa presieduta da Papa Leone XIV. È prevista la presenza anche di personalità sportiva di caratura internazionale, come Letsile Tebogo, campione olimpico nei 200 metri a Parigi, oltre a Valentina Vezzali e Sergio Conceicao, tra gli altri.
Ma “non c’è stata la ricerca del nome famoso, quanto l’obiettivo di coinvolgere le comunità sportive senza guardare al medagliere – spiega Mattei -. Domenica 1° giugno abbiamo vissuto una prima tappa che ha anticipato il Giubileo dello sport, lo ha aperto con due settimane di anticipo. Questo giubileo non è un evento agonistico, ma un’esperienza cristiana che gli sportivi di ogni età e tutte le famiglie vivranno insieme come una grande squadra, tutti con la stessa dignità senza guardare il medagliere. È un’esperienza che potrà consentire allo sport di prendere più consapevolezza del proprio ruolo nei temi centrali dell’inclusione sociale e della pace”.
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