Gibelli “Festival di musica sacra arricchise offerta culturale del FVG”

PORDENONE (ITALPRESS) – “La musica sacra è un capitolo
fondamentale che comprende alcuni secoli della nostra storia
della musica in genere. Questo lo si deve alla Chiesa cattolica,
come le si deve gran parte di un patrimonio culturale che nei
secoli bui si è preservato. Se non ci fossero state le
committenze, come avvenuto per altri artisti, anche ai grandi
compositori oggi la storia musicale sarebbe molto più povera.
Anche quest’anno l’importante Festival di musica sacra ripropone
la tradizione, ma nel contempo sa guardare al futuro”. L’ha dichiarato l’assessore regionale alla Cultura Tiziana
Gibelli intervenuta questa mattina alla presentazione della
31esima edizione del Festival internazionale di Musica sacra
diretta dai maestri Franco Calabretto e Eddi De Nadai. Il
Festival è promosso da Presenza e Cultura, Centro Iniziative
Culturali Pordenone e Centro culturale Casa dello Studente
Antonio Zanussi Pordenone, in collaborazione con ministero della
Cultura, l’Assessorato alla Cultura della Regione Friuli Venezia
Giulia e con Promoturismo Fvg, Comune di Pordenone e Fondazione
Friuli.
“E’ significativo e particolarmente importante – ha aggiunto
l’assessore – che nel Festival vengano valorizzate anche
produzioni regionali che sono di assoluta eccellenza. E questo
non è provincialismo, saremmo provinciali se guardassimo solo
fuori magari trascurando produzioni locali di altissimo livello.
Un’occasione in più di un’offerta culturale di qualità. In un
momento in cui, per la situazione che stiamo attraversando, vi è
un disperato bisogno di cultura e di condividere eventi pubblici
culturali”. Rispetto al tema delle difficoltà anche del mondo
dell’associazionismo culturale davanti alla crisi energetica,
l’assessore – a margine della presentazione del Festival – ha
annunciato: “sono confidente che nella prossima legge
Finanziaria, esattamente come è successo per la pandemia, nei
capitoli degli interventi a favore delle imprese verranno
inserite anche le imprese culturali e creative. Il nostro sistema
culturale – ha evidenziato l’esponente della Giunta – è fatto di
piccole imprese, quasi sempre solide anche finanziariamente.
Perciò credo che, anche grazie al sostegno che confido la Regione
potrà dare sul caro-bollette così come già ha fatto per i
problemi causati dalla pandemia, riusciremo a superare anche
questa nuova crisi”.
Sedici appuntamenti – dal 27 ottobre al 16 dicembre – per
l’edizione numero 31 del Festival internazionale di musica sacra
che indaga in musica la portata storica del “Filius”. Un’edizione
all’insegna delle prime esecuzioni (sono ben 5 le opere
commissionate a compositori contemporanei) a cominciare da quella
del “Credo” di Mario Pagatto proposto accanto alla prima
esecuzione in tempi moderni di un settecentesco “Dixit Dominus”
di Galuppi, concerto inaugurale con tre cori pordenonese e
l’Orchestra San Marco. E intorno al “Filius” si spazierà dalle
scritture settecentesche di Hayden, accostate ai testi di
Saramago selezionati e letti da Sandro Cappelletto, alle
contemporaneità con le Sieben Worte di Sofia Gubaidulina. Prima
esecuzione anche per la commissione alla giovane compositrice
friulana Marianna Acito, che sarà eseguita anche a Vilnius
(Lituania).
Con la manifestazione di quest’anno il Festival conclude il
progetto triennale sul tema “Trinitas. Trinità dell’umano”.
Inserito stabilmente nel circuito Italiafestival – la rete
nazionale Agis dei più importanti festival italiani – l’evento
internazionale prevede sedici appuntamenti, in diverse città del
Friuli Venezia Giulia, scandito da molte prime esecuzioni
assolute e da collaborazioni con prestigiose istituzioni musicali
come Ravenna Festival.
L’inaugurazione del festival, giovedì 27 ottobre del duomo
concattedrale di San Marco a Pordenone, è dunque affidata al
concerto Dixit Dominus in cui il nuovo e l’antico dialogano
all’interno di un progetto originale: si esibiranno l’Orchestra
San Marco e i Cori Città di Pordenone, Spengenberg, Primo Vere,
con Eleonora Benetti soprano, Francesca Gerbasi mezzosoprano,
Alberto Ambrogiani tenore, Francesco Basso basso, per la
direzione di Davide Pitis. A concludere il Festival, sabato 17 dicembre, un gioiello del
primo Novecento italiano, la Lauda per la Natività del Signore di
Respighi con l’Ensemble vocale Ottava Nota e l’Ensemble
strumentale Ad Maiora (Alessandro Arnoldo direttore, musiche di
Respighi e di Loro) che suggella un altro importante partenariato
con il Festival di Musica Sacra di Trento e Bolzano.

foto: ufficio stampa Regione Friuli Venezia Giulia

(ITALPRESS).

Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]