
“Il calcio italiano è stata una grande sorpresa per me, ha un livello molto alto. Sapevo che le squadre erano forti e organizzate: attaccano anche, non prediligono solo la fase difensiva”. Paulo Fonseca, allenatore della Roma, descrive così il campionato di Serie A. Per il tecnico portoghese, quella di quest’anno è la prima esperienza nel nostro Paese. “Tatticamente e difensivamente le squadre italiane sono forti, ma dobbiamo porre fine a questo mito del catenaccio”, ha detto Fonseca ai microfoni di AS. Dopo il lockdown i giallorossi hanno fatto un ottimo cammino: “Abbiamo avuto un fantastico finale di campionato. Siamo in un buon momento, i risultati ottenuti ci motivano”. Il prossimo ostacolo per i giallorossi è il Siviglia, con le due formazioni che si affronteranno giovedì nella sfida valida per gli ottavi di finale di Europa League.
“Il Siviglia è una grande squadra e ha un grande allenatore – ha sottolineato il tecnico della Roma – Hanno fatto un ottimo campionato. E’ una delle squadre più forti in circolazione, il suo recente passato in Europa lo dimostra. Giocare contro una squadra così esperta, che ha vinto il titolo così tante volte è un compito molto difficile per noi”. Fonseca si è anche soffermato sull’allenatore degli spagnoli, Julen Lopetegui: “Ci conosciamo sia a livello professionale che personale. E’ stato l’allenatore che mi ha sostituito quando sono andato via dal Porto. Abbiamo parlato molte volte e abbiamo un buon rapporto. E’ un tecnico che ammiro molto”. Il tecnico dei giallorossi ha poi rivelato che Mourinho e Guardiola sono degli allenatori che ammira e stima: “Cerco di non essere una copia di nessuno, però Mourinho è stato e continua ad essere l’allenatore di riferimento per tutti i portoghesi per tutto ciò che ha vinto e raggiunto. Ma, a livello di gioco, ho sempre detto di essere un grande ammiratore di Guardiola. Per me è unico. Non ci sarà quasi nessuno come Guardiola nel prossimo futuro”.
La Roma ha concluso il campionato al quinto posto in classifica: “Siamo una squadra che fa molto pressing, quando perdiamo la palla proviamo immediatamente a recuperarla. Abbiamo cambiato molti giovani che stanno crescendo e calciatori esperti come Dzeko o Kolarov”. In Italia negli ultimi nove anni ha sempre vinto la Juventus: “Cosa bisogna fare per ridurre il gap? Ci sono due possibilità per essere più forti – ha osservato Fonseca – O investire come Juventus o Inter, ma la Roma non ha questa possibilità, oppure bisogna dare continuità e fare un lavoro che guarda al futuro, cosa che stiamo provando a fare come l’Atalanta. Cristiano Ronaldo? E’ un caso unico. Il calcio italiano per un attaccante dovrebbe essere difficile, ma lui ha mantenuto il suo livello, riesca a segnare sempre”.