ROMA (ITALPRESS) – Cancellare l’art.7 della legge di bilancio che prevede l’aumento della tassazione sugli affitti brevi. È la richiesta delle federazioni di settore (Fimaa, Fiaip e Anama) al Parlamento. Ad accogliere la richiesta il senatore di Forza Italia, Roberto Rosso, resopsabile nazionale del dipartimento casa del partito. “Il mio partito da sempre è contrario all’aumento delle tasse, è necessario agevolare e non aumentare le tasse sulla casa. Gli affitti brevi – spiega nel corso di una conferenza stampa – danno soluzioni non solo al turista ma ai lavoratori temporanei, agli studenti fuori sede, a chi deve assistere parenti malati. E’ estremamente importante non depotenziare questo settore, si rischia di far ripiombare questo settore nel nero”. I rappresentati delle categorie del settore immobiliare sottolinenao l’importanza delle locazioni turistiche per l’economia italiana, evidenziando le criticità che la legge di Bilancio rischia di provocare. Ecco perchè chiedono di mettere al centro la figura del mediatore e le proposte per il rilancio del settore delle locazioni.
“La crisi è abitativa non è causata dagli affitti brevi, parliamo in media del 2% delle abitazioni con punte del 6% solo in alcune città turistiche, mentre in Italia ci sono oltre sei milioni di immobili vuoti”, hanno spiegato i presidenti nazionale di Fiaip, Fabrizio Segalerba, di Fimaa, Maurizio Pezzetta, di Anama, Renato Maffey. “Molti proprietari tengono le case sfitte perché scoraggiati da contratti rigidi, rischi di morosità, difficoltà di rientrare in possesso dell’immobile, e da una fiscalità che penalizza gli affitti di lungo termine. Servono quindi interventi mirati, normativi e fiscali,per riportare gli immobili sul mercato e rispondere davvero all’emergenza abitativa, proposte che abbiamo già presentato a livello europeo. Colpire le locazioni brevi con nuove tasse non risolve il problema, significherebbe solo penalizzare famiglie, piccoli proprietari e un mercato fatto di turismo accessibile”.
Il settore delle locazioni brevi ha assunto un ruolo fondamentale per l’economia italiana. Nei primi 8 mesi del 2025 ha registrato un valore delle prenotazioni di oltre 8,2 miliardi, ma se si considerano i riflessi sulla ristorazione, i trasporti, la cultura e lo shopping, l’impatto sul Pil vale altri 32,9 miliardi. Al settore delle locazioni brevi, tuttavia, viene spesso addossata la responsabilità dell’emergenza abitativa. E questo nonostante le locazioni brevi “occupino” una parte minima del patrimonio immobiliare: la media nazionale è del 2%, in alcune grandi città con particolare vocazione turistica – come Firenze – si arriva al 6%. Inoltre, l’articolo 7 della legge di Bilancio – attualmente all’esame della commissione Bilancio del Senato – aumenterà al 26% la cedolare secca per chi concede in locazione breve un immobile tramite mediatori immobiliari o piattaforme di intermediazione.
– foto xc3/Italpress –
(ITALPRESS).


















