PALERMO (ITALPRESS) – Il fenicottero rosa (Phoenicopterus roseus) è tornato a nidificare nella Riserva naturale orientata “Saline di Priolo”, nel Siracusano. Un piccolo nucleo di coppie si è insediato nella riserva, che fa parte del Sistema delle aree naturali protette della Regione Siciliana ed è gestita dalla Lipu.
“Le saline di Priolo – ha detto l‘assessore regionale al Territorio e all’ambiente Giusi Savarino – sono uno dei simboli più forti e struggenti della rinascita ambientale in Sicilia. In un luogo segnato da decenni di impatti industriali, la natura ha dimostrato di potere ancora vincere. Il ritorno del fenicottero rosa non è solo una conquista ecologica, è un segnale potente che ci invita a credere in una Sicilia capace di rinascere, anche nei territori più complessi. Ovviamente non tutti i problemi della zona sono risolti ma questo è un bell’esempio di come le strade per la ripartenza di un’area anche degradata possano essere molteplici e avvincenti”.
La notizia della nidificazione è la conferma dell’eccezionale valore ecologico e simbolico di questo sito Natura 2000, che ospita habitat prioritari e specie protette a livello comunitario, e che nel 2015 divenne celebre per la prima nidificazione accertata del fenicottero in Sicilia. Il ritorno avviene dopo tre anni di assenza, dovuti all’abbandono della colonia in seguito allo sparo di fuochi d’artificio a ridosso dell’area, nella zona che ospita un mercato e dove si svolgono manifestazioni ed eventi musicali.
“Non possiamo più permettere – sottolinea Savarino – che la fruizione incontrollata, la musica ad alto volume o i fuochi d’artificio mettano a rischio questo patrimonio naturale unico. La sfida non è impedire le attività economiche, ma costruire insieme regole chiare e condivise. Dobbiamo lavorare per una convivenza intelligente, che permetta agli operatori commerciali di continuare le loro attività, ma nel pieno rispetto della legge e della biodiversità. È un dovere verso le future generazioni. Le Saline hanno offerto al territorio priolese un’occasione rara di riconversione d’immagine, attirando migliaia di visitatori ogni anno, anche dall’estero, e restituendo alla comunità un luogo di bellezza, pace e speranza. Preservare questo miracolo della natura significa tutelare anche un’opportunità turistica e culturale che può rappresentare il motore di una nuova economia sostenibile”.
-Foto Regione Siciliana-
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