
MILANO (ITALPRESS) – Il Consiglio di Amministrazione di Eni, riunitosi ieri sotto la presidenza di Giuseppe Zafarana, ha approvato i risultati consolidati del terzo trimestre e nove mesi 2025 (non sottoposti a revisione contabile). Eccellenti i risultati, con crescita di volumi ed efficienze di costo, grazie ai quali Eni incrementa per la seconda volta la stima annuale di generazione di cassa nonostante lo sfavorevole scenario prezzi/cambi. Il programma 2025 di acquisto di azioni è incrementato di €0,3 mld, il 20% in più, a €1,8 mld, considerando la solida struttura patrimoniale con un leverage proforma ai minimi storici, che beneficia di numerose iniziative di cassa per un ammontare annuo atteso di €4 mld, il 30% in più del precedente obiettivo. Rilevanti risultati per il nostro business Upstream, che si conferma ai vertici dell’industria. Produzione in crescita del 6% grazie al graduale contributo della valorizzazione del portafoglio del 2024. Decisione finale d’investimento per il progetto Coral North FLNG nelle acque del Mozambico. Finalizzata la vendita del 30% nel progetto a olio Baleine in Costa d’Avorio. Attesa entro fine 2025 la finalizzazione degli accordi del quarto e maggiore dei satelliti Upstream, che fa leva sul portafoglio in Indonesia e sullo sviluppo del GNL in combinazione con le attività di Petronas. Lo sviluppo della strategia nelle attività della transizione prosegue in parallelo a quelle tradizionali.
Avviate le riconversioni industriali dei poli di Brindisi, Sannazzaro e Priolo. Imminente la finalizzazione dell’investimento del 20% del fondo Ares in Plenitude del valore di €2 mld. Accordo con GIP per la creazione di un nuovo satellite a controllo congiunto per sviluppare/valorizzare le attività nella cattura/stoccaggio/riutilizzazione della CO 2.
Claudio Descalzi, AD di Eni, ha commentato: “I risultati del terzo trimestre sono eccellenti e tutte le principali variabili operative, economiche e finanziarie hanno superato le aspettative. La produzione di 1,76 mln barili/giorno è in forte crescita (+6% rispetto allo scorso anno) e ci consente di alzare la guidance annuale sino a 1,72 mln barili/giorno, confermando il trend di accelerazione destinato a proseguire nei prossimi mesi grazie ai nuovi campi in sviluppo in Congo, EAU, Qatar e Libia, e all’avvio della combinazione di business in Indonesia e Malesia che costituirà uno dei principali player sul mercato del GNL nel continente asiatico. La valorizzazione dei nostri business continua con l’incasso dalla cessione del 30% del campo di Baleine in Costa d’Avorio, secondo il consolidato dual exploration model, e con l’avanzamento della cessione del 20% della quota di Plenitude al fondo Ares, per il quale tutte le condizioni sospensive sono state completate. Con questa operazione i due business di Enilive e Plenitude hanno determinato incassi per circa €6,5 mld negli ultimi due anni.
Continua anche l’esecuzione della strategia di transizione: il piano di potenziamento dell’hub di Sannazzaro e di conversione di Priolo segnano nuovi progetti di sviluppo della bioraffinazione e contribuiscono al piano di trasformazione del nostro downstream; allo stesso tempo Plenitude ha raggiunto i 4,8 GW di capacità installata di generazione rinnovabile, in linea con l’incremento che traguarda i 5,5 GW entro fine anno. Inoltre, è stata avviata la partnership con GIP destinata a massimizzare il potenziale di crescita delle attività di CCUS del nostro portafoglio. In un contesto di prezzi del greggio deboli e di un euro in rafforzamento, la performance economica finanziaria conferma l’efficacia della nostra strategia e del modello satellitare che consente di assicurare una crescita accelerata e dividendi stabili. L’EBIT proforma è stato solido a €3 mld, così come l’utile netto a €1,2 mld, +20% rispetto alle aspettative. Altrettanto significativa la performance di cassa con un CFFO a €3,3 mld. La leva finanziaria proforma si attesta al 12%, un livello che resta ai minimi storici di Eni, e con una prospettiva a fine anno del 15-18%. In un contesto di prezzi più deboli, grazie all’incremento delle stime di cassa operativa, Eni si distingue nel settore aumentando la distribuzione con un incremento del buyback di €300 mln a €1,8 mld, riducendo al contempo l’indebitamento.
In sostanza, il terzo trimestre dimostra come tutti i principali elementi della nostra strategia stiano progredendo con successo in modo contestuale: stiamo crescendo in modo competitivo in tutti i nostri business chiave; nell’upstream stiamo avviando nuovi progetti assicurandoci nel contempo nuove opportunità tramite il nostro know-how esplorativo e tecnologico al top dell’industria; e stiamo aprendoci nuove opportunità nell’ambito della transizione energetica. In parallelo, stiamo creando sempre maggiore valore in termini di gestione rischio/rendimento attraverso il nostro dual exploration model e tramite la strategia satellitare, che ci consentono di ridurre il debito e condividere la creazione del –valore con i nostri azionisti”.
– Foto IPA Agency –
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