ROMA (ITALPRESS) – “Ci poniamo orgogliosamente in continuità con l’amministrazione precedente. È assolutamente fondamentale continuare un percorso di reti socio-assistenziali territoriali, una sanità sempre più territoriale che implementi la tecnologia al servizio della riduzione delle liste d’attesa e soprattutto di un’ottimizzazione delle cure, in particolare delle non urgenze”. Lo ha detto Alberto Stefani, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Veneto, a Sky TG24. Poi “aprire lo spazio per una holding autostradale del Veneto che garantisca lo sviluppo infrastrutturale del nostro territorio, una regia regionale per le multi-utilities, un piano casa per i più giovani, quindi garantire ai più giovani l’accesso a una casa a prezzi ragionevoli, e affitti calmierati. Abbiamo proposto un’integrazione del mondo delle scuole professionali e scuole tecniche con il mondo dell’impresa per affrontare il tema della manodopera qualificata. Abbiamo lanciato ecosistema 25-30 per trattenere i migliori talenti, in collaborazione con l’Università di Veneto, il biglietto unico intermodale per favorire la mobilità sostenibile”.
“C’è bisogno di maggiori risorse” per la sicurezza, “c’è sicuramente bisogno di garantire una forte attenzione ai territori. Il tema della sicurezza è un tema che va affrontato con coraggio, che sicuramente necessita di una strategia multilivello, a partire dall’ente locale, passando ovviamente per la regione, ma soprattutto a livello nazionale. Credo ci sia anche la necessità di una forte attenzione a quelle che sono le capacità da parte di alcune realtà territoriali di favorire una sana integrazione, perché purtroppo gran parte di alcune realtà hanno subito un’immigrazione incontrollata che non ha prodotto benefici né per coloro i quali sono venuti in questo Paese, magari con la speranza di cercare un futuro migliore, ma soprattutto per quanto riguarda il territorio nazionale, per quanto riguarda i diritti delle persone delle comunità ospitanti: l’integrazione si fa solo tramite il lavoro, non si può pensare che un’immigrazione incontrollata moltiplicata per troppi anni, senza particolari regole, possa produrre dei benefici. È assolutamente fondamentale continuare un percorso di regolazione dell’immigrazione e farlo con coraggio, anche tramite i decreti sicurezza”.
“La competenza in merito al fine vita è una competenza di carattere nazionale, credo che il Parlamento su questo debba assolutamente intervenire, tenendo conto di tutte quelle che sono le sensibilità politiche, facendo in modo che ci siano regole che vengano confermate dall’istituzione parlamentare, che è l’organo competente a decidere in materia”, ha aggiunto Stefani.
“Per quanto riguarda l’autonomia, è assolutamente fondamentale continuare un percorso di avvicinamento del decisore pubblico ai territori, perché più si avvicina il decisore pubblico ai territori, maggiore sarà la qualità delle politiche attive che quel determinato decisore politico saprà esercitare”, perché “conosce le esigenze e le necessità di quel determinato territorio. Credo che questa sia una sfida di responsabilità che dovrebbe valere per il Veneto e anche per tutte le altre regioni, che garantisce più efficienza, più vicinanza, migliore qualità dei servizi, trasparenza anche nei confronti dei risultati amministrativi che grazie all’autonomia differenziata si possono ottenere e soprattutto maggiori funzioni. La responsabilità non deve far paura ma deve essere il punto principale di riferimento per chi governa una regione”, ha concluso.
MANILDO “DOPO 30 ANNI DI CENTRODESTRA SERVE DISCONTINUITA'”
“Dopo 30 anni di centrodestra e 15 anni del presidente Zaia, si apre una nuova era in Veneto: un Veneto che vuole ricreare fiducia con i cittadini”, con “una visione a lungo termine, una prospettiva. C’è bisogno di alternanza, su molti temi c’è bisogno di discontinuità, di una sanità pubblica più forte, di attenzione al sociale in modo effettivo e di creazione di un sviluppo economico dato da un patto molto forte tra la regione, le università e le categorie economiche”. Lo ha detto Giovanni Manildo, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Veneto, a Sky TG24. “Ritengo che dopo anni di un Veneto di uno dobbiamo veramente arrivare a vestire l’alternanza con la partecipazione vera, con la condivisione di una visione di Veneto che garantisce il futuro alle prossime generazioni. Quindi invito a votare un cambiamento: siamo arrivati a un momento di necessità di alternanza, facciamola insieme”.
“Sul fine vita “riteniamo che sia una questione di civiltà giuridica. Penso che la regione, all’interno delle proprie competenze, debba regolamentare, essere al fianco e assistere le persone e i familiari che vivono questo dramma. Io sono convinto che anche il mondo cattolico sia molto aperto verso questa necessità, quindi confermo che sarà una delle cose che faremo assolutamente una volta arrivati al governo della regione”, ha aggiunto Manildo.
“Il tema dell’immigrazione deve essere affrontato anche con una riforma della legge nazionale, con un’attenzione al decreto Flussi, nella regolamentazione dei numeri delle persone che entrano e soprattutto una riforma dei criteri per far entrare gli immigrati e gli stranieri nel nostro territorio. La formula del click day è assolutamente inefficiente, inadeguata. È necessario valorizzare la figura dello sponsor, dell’impresa, dell’azienda presso la quale il lavoratore straniero andrà a lavorare, perché soltanto in questo modo” si riesce “a dare alle nostre imprese la mano d’opera che serve”, ha sottolineato Manildo.
“Venezia è una città gioiello del nostro Veneto, una delle città più attrattive. Dobbiamo stare attenti che il turismo non sia predatorio nella vita quotidiana dei veneziani. Penso che sia necessario per prima cosa capire qual è la ‘soglia di carico’ del territorio veneziano, incominciare a fare una moratoria sugli affitti brevi e bloccare il grande diffondersi di questa pratica: è diverso se c’è una persona che affitta la casa che ha ricevuto in eredità oppure c’è una società che gestisce 50 immobili. Quindi valorizziamo, programmiamo il turismo, cerchiamo di spalmarlo su tutto il nostro territorio rendendo tutto il nostro territorio veneto attrattivo. E su questo è importante la sinergia con le attività primarie, con l’agricoltura per l’agriturismo, la pesca per il pescaturismo, ne abbiamo già parlato in molti incontri con le associazioni di categoria”, ha concluso.
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).









