Elezioni, Berlusconi “Meloni non ha bisogno di legittimazioni”

Napoli Silvio Berlusconi alla convention di Forzia Italia (Napoli - 2022-05-21, napolipress) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

ROMA (ITALPRESS) – “Giorgia Meloni non ha nessun bisogno di essere legittimata a fare il premier, anche perchè la legittimazione dipende solo dal voto degli italiani. E proprio per questo abbiamo detto e scritto che sarà chi ha più voti a proporre al capo dello Stato il nome del Premier…”. Lo dice, in un’intervista al Quotidiano Nazionale, Silvio Berlusconi. “Il Ponte sullo Stretto sarebbe già fatto se le sinistre per due volte non avessero azzerato il nostro lavoro. Riprenderemo da capo, il che significa anche una grande opportunità per le aziende italiane…”. E a proposito della visione dei rapporti tra politica e giustizia nel Centrodestra aggiunge: “Non mi pare ci siano differenze di visione nella nostra coalizione. Senza dubbio noi di Forza Italia costituiamo l’anima liberale, cristiana, garantista. Quindi tanti più voti verranno a Forza Italia, quanto prima si realizzeranno la separazione delle carriere, l’accorciamento dei tempi dei processi, l’inappellabilità delle sentenze di assoluzione”. “Credo che la nostra politica economica, in particolare la flat tax, possa generare una forte crescita, che significa anche un aumento delle risorse disponibili per lo Stato. Naturalmente da imprenditore so benissimo che bisogna fare i conti con le risorse disponibili, quindi procederemo con gradualità – tenendo conto del ciclo economico, ma anche con assoluta determinazione”. “Se vedessimo ogni cosa nello stesso modo non saremmo una coalizione, saremmo lo stesso partito. Le nostre proposte sulla flat tax derivano dagli studi che Antonio Martino e io abbiamo condotto fin dal 1994 sui 57 paesi – primo fra tutti Hong Kong – che hanno introdotto questo sistema di tassazione. Abbiamo valutato che nella situazione italiana l’aliquota sostenibile sia il 23%, con una quota esente per i primi 13.000 euro di reddito. Tutto questo è già molto conveniente rispetto alla situazione attuale, soprattutto per il ceto medio, ma in altri paesi l’aliquota è decisamente più bassa. Quindi in futuro potrebbe scendere anche da noi”.

(ITALPRESS).

– credit photo agenziafotogramma.it –

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