DIETA MEDITERRANEA, RIFLETTORI SU PALERMO

Al via domani a Palermo, al Real Teatro Santa Cecilia, i lavori della “Seconda Conferenza Mondiale sulla Rivitalizzazione della Dieta Mediterranea”. L’evento internazionale, in programma nel capoluogo siciliano fino al 17 maggio, è patrocinato da numerose istituzioni nazionali, tra le quali la Regione Siciliana, il Comune di Palermo, i ministeri degli Affari Esteri e della Salute e da istituzioni internazionali come la Fao, il Ciheam e il Forum delle Culture del Mediterraneo.

L’apertura dei lavori sarà preceduta dai saluti del presidente della Regione Nello Musumeci, del sindaco di Palermo Leoluca Orlando, del rettore dell’Università di Palermo, Fabrizio Micari, e dell’assessore alla Salute, Ruggero Razza. A coordinare la conferenza sarà il professore Sandro Dernini. Il direttore generale della Fao, Graziano Da Silva, invierà un indirizzo di saluto in video.

Tema della tre giorni sarà “Strategie verso sistemi alimentari più sostenibili nella regione mediterranea. La Dieta Mediterranea come leva per colmare il consumo e la produzione di cibo in modo sostenibile e sano”.

Le sessioni della Conferenza si terranno in cinque location diverse: il Regio Teatro di Santa Cecilia, la Sala Almeyda dell’Archivio storico comunale, la Galleria d’Arte Moderna-Sant’Anna, Palazzo delle Aquile e Palazzo Comitini. Un centinaio i relatori stranieri provenienti da tutto il bacino del Mediterraneo.

Tra gli altri ospiti, saranno a Palermo Mohammed Sadiki, presidente del Ciheam (International Center for the Advanced Mediterranean Agronomic Studies); Alessandra Pesce, sottosegretario all’Agricoltura; Nasser Kamel, segretario generale dell’Unione per il Mediterraneo; Arni M. Mathiesen, vice-direttore generale delegato alla Pesca; Lluis Serra Majem, presidente dell’IFMeD (International Foundation of Mediterranea Diet); Blanca Moreno-Dodson, manager del Centro per l’Integrazione mediterranea di Marsiglia; Nabil Al-Sharif, direttore esecutivo della Fondazione “Anna Lindh”,  Pierre Duquesne, delegato per il Mediterraneo del ministero degli Affari Esteri francese ed Enrico Granara, ministro plenipotenziario per le attività euromediterranee del ministero degli Affari Esteri italiano

“A Palermo parleremo di rivitalizzazione perché la Dieta Mediterranea è tanto buona ma nessuno la segue – spiega Sandro Dernini -. Si è pensato di sviluppare una strategia mostrando i molteplici benefici, non solo quello più conosciuti sulla salute, ma anche quelli legato alla sostenibilità. Abbiamo iniziato a pensare che oltre ad avere un beneficio per la salute, e sappiamo molto bene quali siano i costi di malattie come sovrappeso, obesità, mancanza di vitamine e minerali, si possa anche portare un concetto legato al benessere complessivo, economico, sociale e culturale. In diciotto sessioni tematiche – prosegue il delegato Fao – affronteremo temi che sembrano molto lontani tra di loro: dalla migrazione alla scarsità idrica, dall’erosione della biodiversità, alla perdita di identità. E ancora, malnutrizione, pesca e agricoltura sostenibile, lezioni e confronti con altri sistemi alimentari. La nostra ricchezza è la diversità, e il punto di partenza è che il Mediterraneo deve tornare a essere un mare che unisce”.

E a questo proposito, in una delle sessioni previste si siederanno allo stesso tavolo Israeliani e Palestinesi con i professori Ziad Abdeen, dell’Università Al Quds di Gerusalemme ed Elliot Berry della Hebrew University di Gerusalemme.

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