Dazi, le opposizioni insorgono. Schlein “Follia autarchica di Trump”, Conte “Da Meloni e soci trattativa assurda”

ROMA (ITALPRESS) – “L’impatto di dazi al 30% sarebbe devastante per l’economia italiana ed europea: io spero che da qui all’1 agosto ci sia ancora il tempo e lo spazio per rafforzare il negoziato europeo e che si arrivi a un accordo che sventi una guerra commerciale che sarebbe disastrosa non solo per noi, ma anche per l’economia degli Stati Uniti: è una vera e propria follia autarchica quella che sta portando avanti per ragioni ideologiche Donald Trump”. A dirlo la segretaria del Pd, Elly Schlein. “Ci aspettiamo una presa di posizione netta e forte, che fin qui non c’è stata, del Governo e di Giorgia Meloni: per le loro amicizie politiche non possono danneggiare l’interesse italiano ed europeo. C’è da rafforzare ogni tentativo negoziale che possa evitare questi dazi al 30%”, aggiunge.

CONTE INSORGE “MELONI E SOCI DILETTANTI”

“Sono arrivate le letterine di Trump che preannunciano dazi al 30%. E pensare che Meloni si era candidata a ‘pontiera’ per “zero” dazi, poi aveva detto che andavano bene anche al 10%, con oltre 100mila posti di lavoro a rischio. Una trattativa assurda, da dilettanti: Meloni e soci hanno concesso tagli alle tasse ai colossi miliardari del web statunitensi, più acquisti di gas americano (che costa di più in bolletta a cittadini e imprese) e aumenti di 445 miliardi in 10 anni per le nostre spese militari. E poi c’è Lollobrigida che ha messo sul tavolo degli Usa anche “la bresaola fatta con la loro carne”. Credo che in questo momento Trump abbia un solo dubbio: di aver chiesto aumenti per il 5% in sede Nato e di non avere osato di più, visto l’arrendevolezza degli europei. Date queste premesse non poteva che finire peggio con Meloni e soci, fini strateghi che hanno concesso tutto e subito senza ottenere praticamente nulla. Italia e Europa non si sono fatte rispettare, nonostante l’interscambio tra Usa ed Europa sia il più importante al mondo e muova ogni giorno 4,4 miliardi di beni e servizi: dovevamo mostrarci compatti, minacciare controdazi, dovevamo rivendicare condizioni migliori, mostrarci risoluti a cercare mercati alternativi. Insomma dovevamo mostrare la schiena dritta. Ma con governanti che svendono l’interesse nazionale per farsi dire “Brava Giorgia” da Washington e farsi baciare in testa siamo in un vicolo cieco“. Lo scrive sul suo profilo Facebook, il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte.

IL COMMENTO DI RENZI

“Dazi al 30% e dunque Trump dichiara guerra (commerciale) all’Europa. Chi negli ultimi mesi ha esaltato quotidianamente l’importanza della “relazione speciale” tra Meloni e Trump oggi ha perso la voce. Muto all’improvviso. E del resto stanno tutti zitti i sovranisti alle vongole, tutti zitti quelli che dicevano che i dazi sono una opportunità, tutti zitti quelli che dicevano “Tranquilli, ci pensa Giorgia”. Spero che gli imprenditori di questo Paese si sveglino dalla cotta che hanno preso per un Governo incapace e ininfluente. Spero che l’Europa si svegli, ora o mai più, uscendo dal letargo della burocrazia. E spero che chi per mesi ha occupato le Tv e i media con la litania del “Giorgia Meloni è l’amica del cuore di Trump” stiano facendo le valigie per andare in ferie. Qualche settimana al mare, certo. E soprattutto qualche mese lontani dalle redazioni, dai talk, dai social. Alle ultime politiche hanno vinto i sovranisti ma il sovranismo uccide l’Italia che produce. A noi servono la libertà, la globalizzazione, gli accordi commerciali. Il contrario cioè di quello che vogliono Trump e i suoi servi inutili italiani. Dopo mille giorni di governo sovranista l’Italia di Meloni è più povera e ingarbugliata di prima. E chi lo nega mente”. Lo scrive il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, sui suoi profili.

L’ATTACCO DI CALENDA

“La strategia di strisciare ai piedi di Trump non ha prodotto risultati ma solo lesionato la nostra immagine di europei. Dazi unilaterali al 30% sono un ennesimo schiaffo in faccia. Spero che l’UE reagisca. Con i bulli funziona solo la fermezza e la risolutezza”. Lo scrive su X il leader di Azione, Carlo Calenda.

LE PAROLE DI FRATOIANNI 

“Trump fa il gangster: ha appena rovesciato il tavolo delle trattative sui dazi con l’Unione Europea e ha annunciato l’introduzione di dazi al 30% per le merci europee da vendere negli USA. Dazi che ovviamente riguardano anche l’Italia. A nulla sono servite le vagonate di miliardi di euro che gli Stati europei stanno garantendo all’industria bellica americana, come per altro avevamo previsto. A Trump non basta”. Lo afferma Nicola Fratoianni di Avs in un post che sarà pubblicato su Facebook fra poco. “Vuole eliminare ogni tassa sulle sue multinazionali, vuole inondare il mercato europeo – prosegue il leader di SI – di cibi e prodotti che non rispettano i nostri standard e la nostra qualità. Vuole che tutte le aziende europee producano le merci in USA. In sostanza, vuole strozzare l’Europa e far pagare a noi il gigantesco debito pubblico americano. Tutto ciò non porterà a nulla di buono”.Bisogna tenere duro, tenere unita l’Europa e rispondere subito con decisione, soprattutto sulle big tech. Aspettiamo parole chiare dal governo italiano e per una volta speriamo che siano in grado di avere la schiena dritta. Meloni ricordi – conclude Fratoianni – di essere il primo ministro del governo italiano e non un ministro del governo Usa”.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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