Dall’Italia le best practices normativo-sanitarie per la prevenzione e cura dell’obesità

ROMA (ITALPRESS) – L’Italia si candida a guidare l’alleanza con i paesi dell’Europa centro orientale per esportare best practices normativo sanitarie su, tra l’altro, anche per la prevenzione e cura dell’obesità. È la proposta lanciata da Simone Crolla, consigliere delegato di AmCham Italy, nel corso del convegno “La Legge sull’obesità: Il modello italiano best case nel mondo”, promosso dalla American Chamber of Commerce in Italy per condividere il traguardo storico raggiunto dall’Italia dell’approvazione avvenuta a inizio ottobre della legge sulla obesità.

“Siamo qui per celebrare un successo istituzionale, legislativo, importante per l’Italia e per il mondo – ha detto Crolla – e per annunciare un progetto che l’AmCham Italy ha sposato e che contribuirà a lanciare a livello anche europeo, perché è un problema non solo italiano. A Bruxelles, lanceremo un acronimo il cosiddetto Cota12, che sarà fatto da 12 paesi e vede l’Italia come capofila perché qui nasce questa legislazione che dovrà essere esportata”. Il Cota, Chronic and Obesity Tackling Alliance, è una nuova piattaforma europea di collaborazione pubblico-privato, nata per rafforzare la cooperazione tra rappresentanti di governi, parlamenti, società scientifiche, associazioni di pazienti, industria e organizzazioni della società civile di 12 Paesi europei. L’obiettivo è promuovere, da una prospettiva multi-stakeholder, una cooperazione basata sull’evidenza scientifica per la lotta contro l’obesità e le malattie croniche.

L’obesita è riconosciuta come una vera emergenza sanitaria globale, con impatti sociali ed economici enormi: si stima che senza interventi efficaci il costo mondiale di obesità e sovrappeso potrebbe salire a 4,32 trilioni di dollari l’anno entro il 2035. In Italia la situazione è particolarmente allarmante con 6 milioni di cittadini che ne soffrono e 23 milioni in sovrappeso e una diffusione rilevante anche tra i più giovani. Una sfida globale che, richiede un coraggioso cambio di paradigma nelle politiche sanitarie per non inciampare nella prossima crisi sanitaria del futuro.

“Parliamo di un tema che non conosce confini. In Italia un terzo della popolazione, quindi uno su tre, è in sovrappeso”, ha spiegato il presidente della commissione Affari Sociali della Camera, Ugo Cappellacci, “c’è un’incidenza importante sui bambini, quindi sono numeri importanti e sono numeri dietro i quali ci sono storie di vita, di famiglie, di sofferenze e di riscatto e di riscatto, ma soprattutto c’è un percorso sanitario e non c’è solo la cura ma c’è anche la prevenzione e con questa legge cambia il paradigma: viene introdotto un approccio integrato alla prevenzione”.

“L’Italia ha compiuto un passo decisivo riconoscendo l’obesità come una priorità di salute pubblica: sia attraverso l’approvazione di una legge ad hoc, che attraverso l’inserimento della patologia nel Piano Nazionale Cronicità”, ha detto Federico Villa, Assistant Vice President Corporate Affairs & Patient Access Lilly Italy Hub. “Ora è il momento di rafforzare la collaborazione tra istituzioni nazionali e regionali con la comunità scientifica e le associazioni dei pazienti, per trasformare questo indirizzo normativo in azioni concrete per i cittadini. Come Lilly, continueremo a sostenere il Sistema Salute con la nostra innovazione nella ricerca e accogliamo con entusiasmo la costituzione di un’alleanza trasversale e internazionale che intende rendere il Modello Italia sull’obesità un benchmark di cooperazione e innovazione nelle politiche sanitarie”.

– Foto xc3/Italpress –

(ITALPRESS).

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