MILANO (ITALPRESS) – Secondo il rapporto Safety and Shipping Review 2025 di Allianz Commercial, il panorama geopolitico in rapida evoluzione sta creando nuovi rischi e nuove sfide per il settore marittimo, già alle prese con la transizione energetica e con l’eredità della pandemia. L’effetto a catena del crescente protezionismo e dei dazi minaccia di rimodellare le supply chain e di scuotere anche relazioni commerciali consolidate. Dato che il 90% del commercio internazionale è via nave, questi sviluppi sono preoccupanti, soprattutto per il potenziale di grandi sinistri dovuti a rischi tradizionali come incendi, collisioni e incagli, che sono ancora i principali responsabili delle perdite totali delle grandi navi.
“Con l’acuirsi delle tensioni geopolitiche, aumenta la rilevanza del rischio politico e dei conflitti come potenziale causa di perdite nel settore marittimo”, afferma il capitano Rahul Khanna, Global Head of Marine Risk Consulting di Allianz Commercial. “Le perdite totali dovute a cause tradizionali possono essersi ridotte nel tempo, ma potremmo trovarci in una posizione in cui questa tendenza positiva è compensata dalle guerre e da altre esposizioni legate alla politica. Come settore, siamo in una posizione migliore per quanto riguarda i rischi tradizionali, ma c’è una rinnovata attenzione per quelli geopolitici”, aggiunge.
Con l’incertezza sul futuro delle politiche commerciali degli Stati Uniti, un altro fenomeno rappresenta una sfida crescente per il settore marittimo e assicurativo: la “flotta ombra”. Dall’inizio della guerra in Ucraina, le sue dimensioni sono cresciute in modo significativo. Oggi si ritiene che circa il 17% della flotta mondiale di navi cisterna appartenga alla flotta ombra; le stime indicano che ci sono quasi 600 navi cisterna che commerciano solo petrolio russo. Le navi della flotta ombra sono state coinvolte in decine di incidenti in tutto il mondo: incendi, collisioni e fuoriuscite di petrolio.
Gli incendi di grandi navi sono ancora una delle principali criticità per gli assicuratori di scafo e carico. Nel 2024 sono stati segnalati sette sinistri totali per tutti i tipi di imbarcazioni come nel 2023. Il numero complessivo di incidenti è invece aumentato rispetto all’anno precedente, raggiungendo il massimo del decennio a 250, sempre considerando tutti i tipi di nave. Circa il 30% di questi incendi si è verificato su navi portacontainer, cargo o roll-on roll-off (ro-ros) (69).
Negli ultimi dieci anni, più di 100 perdite totali di navi sono state causate da incendi. Sono in corso sforzi per mitigare questi rischi, con modifiche normative e progressi tecnologici. “Non c’è dubbio che il settore marittimo stia diventando più resiliente ai rischi associati alle grandi navi, anche se non possiamo assolutamente dire che siano sotto controllo. I prossimi anni saranno decisivi e determineranno il percorso del settore e del commercio globale”, conclude Khanna.
– foto IPA Agency –
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