ROMA (ITALPRESS) – “Il Paese si è dato una strategia netta: estendere la campagna vaccinale a tappeto, con terze dosi, i bambini 5-11enni, le categorie professionali, per non dire dei tanti che stanno facendo la prima dose dopo mesi di dubbi. Chiedere adesso ai vaccinati di fare il tampone per entrare in cinema, teatri, ristoranti o stadi indebolisce proprio la campagna vaccinale nel momento in cui dobbiamo invece spingere ancora di più sulle somministrazioni. Oltre a generare confusione nei tantissimi cittadini che, vaccinandosi, hanno fatto la propria parte con senso civico e responsabilità. Sarebbe dunque una misura sbagliata e controproducente”. Lo afferma in un’intervista al Corriere della Sera il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.
“Dobbiamo accelerare ulteriormente con il vaccino, che ha dimostrato straordinaria efficacia: rispetto a un anno fa, pur avendo più contagi, abbiamo un numero di decessi, ricoverati e casi gravi molto più basso, senza peraltro le chiusure e le limitazioni del Natale 2020. E questo grazie ai vaccini. Poi dobbiamo fare il resto, ma anzitutto questo”, sottolinea.
“Dobbiamo proseguire sulla linea del rigore: uso delle mascherine – spiega il governatore dell’Emilia-Romagna -, se necessario tornando a renderle obbligatorie anche all’aperto, estendendo l’utilizzo delle Fpp2, distanziamento, regole e, soprattutto, controlli più estesi. Non ho alcuna contrarietà anche ad estendere il super green pass: è ben di più, insieme alla strategia vaccinale, che l’obbligo del tampone per i vaccinati. Questa quarta ondata è di nuovo molto pesante, ma la stiamo affrontando meglio di tanti altri Paesi. Non torniamo indietro su una strategia che sta dando i risultati migliori, casomai rafforziamola”.
(ITALPRESS).
Covid, Bonaccini “Con i test ai vaccinati si alimenta confusione”
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