Coronavirus, Conte non esclude misure più drastiche

GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI ANTONIO TAJANI GIUSEPPE CONTE

Durante il confronto che si è da svolto a Palazzo Chigi tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, i ministri Roberto Gualtieri, Federico D’Incà e il sottosegretario Riccardo Fraccaro, e i leader delle forze di opposizione Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani, accompagnati dai rispettivi capigruppo, in ordine alla richiesta di introdurre misure di contrasto del contagio ancora più severe, che contemplino una serrata generale, il premier non ha escluso affatto la possibilità di adottare misure più restrittive, ove necessarie.
“Vi assicuro che il Governo continuerà a rimanere disponibile e risoluto, come sin qui ha sempre fatto, ad adottare tutte le misure necessarie a contrastare con il massimo rigore la diffusione del contagio e ad aggiornare queste misure costantemente – ha detto Conte secondo quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi -. Continueremo a raccogliere le istanze degli amministratori territoriali, come facciamo con videoconferenza quotidiana, e continueremo a porre a base delle nostre autonome decisioni politiche le valutazioni del comitato tecnico-scientifico”.
“Faremo in modo che le misure tengano sempre conto di tutti i fondamentali interessi in gioco e siano sempre efficaci e adeguate rispetto all’obiettivo prioritario di contenere il contagio e di tutelare la salute dei cittadini”, ha concluso Conte.

Estendere la zona rossa a tutta Italia, con chiusure totali, nomina di un commissario straordinario all’emergenza, interventi per sanità, imprese e famiglie, presenza dell’Europa. Le opposizioni si sono presentate con queste richieste e proposte dal presidente del Consiglio.
“Finalmente qualcuno ci ha ascoltato, ma da questo incontro ne esco preoccupato. Abbiamo portato la voce di medici, lavoratori che chiedono misure forti subito, senza eccezioni, chiudere tutto adesso, la risposta è stata no, e c’è ancora tanta incertezza”, ha detto uscendo da Palazzo Chigi il leader della Lega Salvini. Per l’ex ministro dell’Interno “è il momento delle scelte forti, drastiche. Speriamo ci ripensino e ascoltino i territori. Temiamo che qualcuno stia sottovalutando l’emergenza sanitaria”.
Per questo i vertici del centrodestra chiedono la nomina di un commissario straordinario che gestisca questa emergenza: “Questa figura non sostituisce il presidente del Consiglio o il capo della Protezione Civile – ha spiegato il vicepresidente di Forza Italia Tajani -, deve coordinare tutti gli interventi, agisca dal punto di vista organizzativo. La risposta è stata di apertura, ci auguriamo sia un personaggio di alto profilo”.
Le opposizioni lamentano un’assenza dell’Unione Europea: “Sullo sfondo di tutta questa incertezza in Italia c’è il silenzio dell’Europa che dimostra per una volta in più la sua lontananza dai cittadini”, il commento di Salvini. Per Tajani deve intervenire la Bce, che “può acquistare titoli di Stato e finanziare le banche”, mentre la leader di Fratelli d’Italia Meloni chiede “un sistema unico di individuazione dei casi di contagi e decessi”.
(ITALPRESS).

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