Corepla, il riciclo degli imballaggi di plastica ha tenuto nel lockdown

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MILANO (ITALPRESS) – Il sistema italiano del riciclo degli imballaggi in plastica ha tenuto nel corso del periodo del lockdown, ma ha messo in evidenza alcune carenze impiantistiche, specie nel Sud del Paese e una dipendenza dalle esportazioni, che si è tradotta anche una una crescita dei conferimenti in discarica e all’avvio nei termovalorizzatori. E’ quanto emerso nel corso del primo appuntamento con i Corepla Green Talks, dedicato alla raccolta e al riciclo degli imballaggi in plastica, come opportunità di crescita sostenibile per il Paese. Nel primo trimestre dell’anno in Italia, a causa del lockdown, si è assistito ad una riduzione del 4% consumi, ma ad un sensibile aumento di quello dei prodotti alimentari e di quello online. Contemporaneamente, è calata del 14% (-5% su base annua) anche la produzione di rifiuti urbani, con 1,5 milioni di tonnellate in meno raccolti. In ribasso anche la raccolta differenziata (-12,8%). Nei mesi di chiusura forzata, si è assistito anche ad un arresto dell’esportazione di rifiuti urbani e ad un aumento della raccolta di rifiuti da imballaggio (+17mila tonnellate rispetto al primo bimestre del 2019), dovuto probabilmente al boom dei consumi alimentari e online.
Crescono anche i quantitativi di rifiuti inviati al riciclo (+3 mila tonnellate), ma il sistema ha tenuto. A causa della mancata esportazione dei rifiuti, della chiusura dei cementifici e delle difficoltà del mercato del riciclo, infine, è tornato a crescere lo smaltimento in discarica e il conferimento ai termovalorizzatori. Antonello Ciotti, presidente di Corepla, il consorzio per il riciclo della plastica, nel corso del green talk ha voluto puntare il dito sulla plastic tax, che “così come è stata disegnata è di difficile applicazione e spinge le aziende produttrici di imballaggi ad andare all’estero”. “Dobbiamo far sì che l’economia circolare crei posti di lavoro e non viceversa” ha aggiunto. La senatrice Maria Alessandra Gallone, di Forza Italia, ha insistito nel sostenere l’esigenza “di uniformità nel sistema degli impianti per rifiuti a livello nazionale e di superare la dipendenza dalle esportazioni, anche favorendo il sistema dei consorzi che funziona benissimo”. “Dai dati emersi oggi, risulta con forza che il settore del riciclo in Italia deve diventare una politica industriale integrata – ha aggiunto il senatore Andrea Ferrazzi del Partito Democratico -. Per questo motivo la normativa deve essere coerente con lo sviluppo del mercato e prevedere una burocrazia più snella”.
Secondo la senatrice Pasqua L’Abbate del Movimento 5 Stelle, “nel periodo del Covid abbiamo avuto un calo drastico del prezzo del petrolio, che ha provocato dei prezzi della plastica riciclata non competitivi. Il governo deve incentivare il settore per creare un mercato di prodotti ecosostenibili”.
(ITALPRESS).

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