Conte “All’Inter ho dato tutto, l’affetto dei tifosi mi ripaga”

Db Milano 21/06/2020 - campionato di calcio serie A / Inter-Sampdoria / foto Matteo Gribaudi/Image Sportnella foto: Antonio Conte

ROMA (ITALPRESS) – “Ho dato davvero tutto all’Inter e la gente lo sa. Tornare a Milano è stata una sensazione particolare: fino a pochi giorni fa stavamo festeggiando lo scudetto, ma il velo di tristezza e malinconia è stato immediatamente sostituito dalla enorme soddisfazione di incontrare tanti tifosi che per strada mi dimostrano affetto, stima e gratitudine: il loro dispiacere e quel “grazie mister” che mi viene continuamente rivolto, vale per me quanto uno scudetto”. Antonio Conte torna a parlare dopo il divorzio dall’Inter e racconta le proprie sensazioni in un’intervista a “La Gazzetta dello Sport”. “Massimo Moratti ha visto una mancanza di attaccamento nel mio addio? Non nego di essere rimasto sorpreso e amareggiato nel leggere quelle parole di un uomo elegante, intelligente e appassionato, che con la sua famiglia rappresenta la storia dell’Inter e ne conosce ancora oggi tutte le dinamiche e i risvolti – ammette il tecnico – Ma ci siamo sentiti al telefono e il presidente si è scusato per quelle frasi che non rappresentavano il suo reale pensiero. Chiunque mi conosca, non solo lui, sa quale attaccamento ho sempre avuto per i colori che ho rappresentato, a cui do la mia totale dedizione, anima e corpo”.
Conte rivendica il lavoro fatto a Milano. “Ovunque sia stato ho costruito gruppi che hanno vinto, gettando un solco importante per il futuro – spiega l’ex allenatore nerazzurro – C’è chi lascia squadre spremute, con campioni che hanno dato tutto e non ne hanno più. Io ho sempre lasciato nella mia carriera squadre con giocatori giovani, migliorati e valorizzati. Gruppi unitissimi con la mentalità vincente. Guadagno tanto? E molto di più faccio guadagnare. Le cifre le fa il mercato, le fanno i risultati raggiunti, il lavoro svolto negli anni. Ma al di là di questo mi lasci dire che se il mio problema o la mia ossessione fossero i soldi, in passato sarei rimasto dov’ero. E invece guardo ai progetti e sono disposto a stare a casa se non mi convincono. E’ una questione di visione, serietà, onestà intellettuale e principi cui non derogo. Non voglio entrare in alcuna polemica o questioni di mercato o altro. Rispetto il presidente Zhang, che ringrazio per avermi scelto, voglio bene all’Inter, alla squadra e ai tifosi, faccio un sincero in bocca al lupo a Simone Inzaghi che è un tecnico bravo, capace, ambizioso, e auguro a tutto il mondo nerazzurro i migliori successi”.
Infine una battuta sulla nazionale che domani debutta agli Europei contro la Turchia. “Quando si parte in una competizione così importante c’è sempre un giusto entusiasmo. Intorno a questa Nazionale ce ne è ancora di più rispetto alla mia in virtù anche dei 27 risultati consecutivi e delle tante ottime prestazioni. C’è autostima, fiducia e si inizia con il vento in poppa – osserva Conte – Eccesso di aspettative? Io mi prenderei l’aspetto positivo di questi 27 risultati positivi: la sicurezza nei propri mezzi, la consapevolezza di essere bravi e di potersela giocare con tutti. Mancini sta facendo un grandissimo lavoro, non lo dicono solo i risultati: è riuscito a creare un gruppo convinto, entusiasta, coeso. Un collettivo che ci crede e dà tutto. Non è semplice. Dove può arrivare l’Italia? Ci auguriamo il più lontano possibile, poi una volta superato il gruppo a gironi bisogna essere anche fortunati negli incroci. A quel punto può succedere di tutto. Le altre nazionali? In prima fila Francia e Germania. Subito dietro Belgio, Spagna, Portogallo e Inghilterra”.
(ITALPRESS).

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