Conte “Non abbandoniamo i lavoratori per strada”

“I progetti che presentiamo nel piano di rilancio sono numerosissimi. Abbiamo parlato ovviamente di lavoro e non sara’ sfuggito ai cittadini che il governo ha fatto una scelta fin dall’inizio dell’emergenza. Qui noi non abbandoniamo i lavoratori per strada”. Lo ha detto il premier, Giuseppe Conte, in conferenza stampa a Villa Pamphili, assieme ai ministri dell’Economia, Roberto Gualtieri e del Lavoro, Nunzia Catalfo, in occasione della seconda giornata degli Stati Generali dell’Economia. “Non consentiamo che i lavoratori siano licenziati, e’ una politica molto onerosa dal punto di vista finanziario perche’ soltanto l’ultimo decreto Rilancio ci sono 25 miliardi per perseguire questo obiettivo. Noi vogliamo prevenire ed evitare la disoccupazione”, ha aggiunto Conte, che già in mattinata, in occasione dell’incontro con i sindacati ha anticipato altre 4 settimane di Cig. Il decreto, come annunciato dal ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, è stato approvato in tarda serata al termine del Cdm e “consentira’ a imprese che hanno gia’ accumulato 14 settimane di cassa integrazione di poter anticipare ulteriori 4 settimane”. “Il nostro intento – ha spiegato – e’ di un intervento piu’ organico riformare cassa integrazione e ammortizzatori sociali, lo strumento si e’ rivelato farraginoso, lo vogliamo modificare e semplificare”. Il primo incontro di oggi è stato con Vittorio Colao, capo della task force, che ha presentato un piano in 9 punti che il presidente dl Consiglio ha definito “un’ottima base per elaborare il piano di rilancio”. Conte, ha inoltre, precisato che “non c’e’ all’orizzonte nessuna patrimoniale. Uno dei nostri punti di forza e’ il risparmio privato, dobbiamo cercare di sollecitare che questo risparmio si indirizzi verso progetti specifici”. Mentre per quanto riguarda il rilancio del Mezzogiorno ha anticipato un progetto “molto ambizioso e sfidante, una grande scommessa e costruirla tecnicamente non sara’ facile: una fiscalita’ di vantaggio diffusa per tutto il Sud per poter attirare investitori e imprese. Questo per poter permettere al Sud di correre perche’ se corre il Sud corre anche il Nord. Corre tutta l’Italia”.
Commentando le affermazioni del numero uno di Confindustria, Carlo Bonomi, che ha parlato di un mancato piano da parte dell’esecutivo e ha assicurato che quest’ultimo sarà fatto dall’associazione degli industriali, Conte ha affermato: “Il governo non ritiene questa sia una passerella, sara’ un confronto mirato su progetti specifici. Abbiamo bisogno di suggerimenti e idee, se Confindustria ha lavorato e raccolto l’invito del governo nel modo piu’ giusto ben vanga”. Rispondendo poi alle opposizioni che hanno disertato l’invito del governo ha ribadito di essere dispiaciuto che non abbiano accettato l’invito, “continuerò a formulare un nuovo invito all’esito di queste giornate, dico alle forze di opposizione, non vi contaminerete con le forze di governo e non raccogliere il nuovo invito che fara’ significa rendere la democrazia del paese un po singolare. Vogliono scegliere il luogo? Mettiamo d’accordo ma rifiutare il confronto e’ rendere il sistema democratico italiano singolare agli occhi del mondo”, ha concluso Conte. Soddisfazione del ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, che ha parlato di un confronto positivo con i sindacati e di una condivisione sull’impostazione del piano di rilancio. Ma il titolare del Mef ha anche ricordato come quella di oggi sia stata una giornata positiva e importante “anche sul fronte dell’attuazione delle misure gia’ prese. Da oggi e’ partita l’operativita’ del nuovo sito dell’Agenzia delle Entrate per il ristoro a fondo perduto. Si tratta di una procedura molto semplice: non e’ un clic day, ci saranno 60 giorni per fare domanda”.
La ministra del Lavoro Nunzia Catalfo ha ricordato il cdm di oggi dove ci sarà un decreto legge per la proroga di altre 4 settimane per la cig, e ha sottolineato come “questo dovra’ portare comunque una riforma degli ammortizzatori sociali: va fatto nella misura che non sia piu’ una politica passiva, ma piu’ vicina alle politiche del lavoro e che tuteli tutti i lavoratori. Abbiamo messo – ha aggiunto – un primo tassello sulla formazione e sulle politiche attive del lavoro: investire nei giovani, nelle donne e nel loro inserimento, nella possibilita’ di essere donne imprenditrici. E’ giusto che si faccia un punto anche sullo smartworking, c’e’ il tema della famiglia, della disabilita’ e di tutte quelle persone che si occupano dei loro familiari, e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Tutti punti fondamentali e importanti per rilanciare il Paese, le nostre imprese i nostri lavoratori per fare in modo che questa emergenza sia un’occasione di rilancio”.
(ITALPRESS).

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