Consueta prova del campo gara per l’Italia ad Anversa

ANVERSA (BELGIO) (ITALPRESS) – La nazionale italiana di artistica maschile ha effettuato oggi la consueta prova del campo gara presso l’Antwerp Sportpaleis. Dall’ingresso atleti di una location da brividi sono entrati gli alfieri azzurri, guidati dal DTN Giuseppe Cocciaro e dai tecnici Paolo Pedrotti, Marco Fortuna, Alberto Busnari e Paolo Quarto. I ragazzi hanno preso confidenza con l’attrezzatura della Spieth e al termine dei sei giri, iniziati, come da sorteggio, al corpo libero, ruotando insieme a Corea, Francia e Ungheria, si sono dedicati, sorridenti, alle foto di rito. Nessun contrattempo o, peggio, infortunio, gli esercizi sono volati via in grande scioltezza, e anche Lorenzo Casali, sotto la lente per il colpo al piede accusato in allenamento, prima di partire, ha dimostrato di essere a posto. L’umore è alto tra i campioni d’Europa e il contenuto tecnico delle varie esecuzioni ha impressionato positivamente la giuria che curiosava dietro i tavoli di lavoro. Alla fine della giornata il direttore tecnico, consultatosi con il team manager Andrea Facci, il capodelegazione Vittorio Massucchi e il resto dello staff, ha sciolto le riserve ufficializzando la formazione che domenica affronterà il sesto ed ultimo turno qualificante. La formula è la solita, 5-4-3: cinque ginnasti a disposizione – Lorenzo Bonicelli sarà la riserva a bordo pedana – di cui saliranno all’attrezzo in quattro, potendo scartare dal totale di squadra il punteggio peggiore. Yumin Abbadini avrà la doppia responsabilità di aprire e chiudere il mondiale italiano, cominciando per primo al corpo libero e chiudendo il quartetto alla sbarra, dove, tra l’altro, in base all’andamento della gara, potrà decidere se spingere o meno sull’acceleratore delle sue difficoltà stellari. Se sarà stata raggiunta la soglia del 250, obiettivo strategico che metterebbe in ghiaccio l’Olimpiade di Parigi, il talento della Pro Carate potrà puntare ad una eventuale final eight, eseguendo il Cassina proprio davanti al suo ideatore, presente in Belgio come commentatore Rai. Ambizioni individuali ce l’hanno pure Matteo Levantesi alle parallele pari e Nicola Bartolini al corpo libero, ma il diktat della panchina è di guardare al risultato di gruppo, troppo importante per una Nazionale che manca i Giochi da Londra 2012. Al volteggio nessuno eseguirà il secondo salto, Abbadini presenta due avvitamenti, Macchiati e Bartolini due e mezzo, Casali tre. Abbadini, Macchiati e Casali sono gli unici impegnati sul giro completo e quindi in corsa per i due posti disponibili nella finale all-around a 24 di giovedì 5 ottobre. Il vantaggio di gareggiare nella sesta suddivisione, quella conclusiva, consentirà all’Italia di farsi due conti. In generale ci saranno i campioni in carica della Cina e il Giappone dell’olimpionico Hashimoto, in pole position, pronti a contendersi l’oro iridato. In seconda fila la Gran Bretagna e un Team USA ringiovanito e molto competitivo, per la lotta al terzo gradino del podio. La terza fascia vede proprio gli azzurri, i numeri uno del Vecchio Continente, veri e propri outsider e capaci di tutto, come dimostrato ad Antalya, contrapposti all’Ucraina di Illia Kovtun e Oleg Verniaiev (restituito allo sport dopo aver vestito i panni militari contro l’invasione russa), alla Spagna, alla Svizzera e alla Turchia. A seguire tante altre, a cominciare da Corea e Francia, pronte ad inserirsi e ad approfittare di ogni singolo errore altrui.
– Foto Ufficio Stampa Federginnastica –
(ITALPRESS).

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