Come riconoscere un buon parquet

Come riconoscere un buon parquet

Sono tanti gli elementi che contribuiscono a rendere la nostra casa un ambiente piacevole, una sorta di nido caldo e protettivo che ci consente di trascorrere momenti di benessere e di relax. In tal senso, un ruolo di primo piano è senza dubbio occupato dai materiali con cui scegliamo di decorare la nostra abitazione. Tra i vari prodotti a nostra disposizione, uno dei più apprezzati è sicuramente il parquet. Essendo tuttavia un tipo di spesa di un certo rilievo, prima di procedere con l’acquisto è opportuno valutarne tutte le caratteristiche. In questo articolo, scopriremo quindi come riconoscere un buon parquet.

Riconoscere un buon parquet: tipologia di legno

Il primo aspetto su cui porre l’attenzione riguarda la qualità del legno che si va a selezionare. In commercio esistono infatti legni molto pregiati, contraddistinti dall’assenza di nodi tra le venature, da una fibratura regolare e da colori più uniformi. Ma in vendita vi sono anche parquet caratterizzati da una qualità medio-bassa.

Sul fronte della qualità del legno, è bene sapere che tra i prodotti più validi vi sono
il noce, la quercia, il castagno, il ciliegio e l’olmo. Queste tipologie di legno sono tutte
di notevole pregio, non solo da un punto di vista estetico. Possiedono infatti caratteristiche preziose anche sotto il profilo tecnico e sotto il profilo meccanico, dimostrandosi prodotti resistenti e capaci di perdurare a lungo nel tempo.

Ovviamente, il prezzo del parquet risulta direttamente proporzionale alla qualità del legno che si decide di scegliere. Più il legno è pregiato, maggiore è il costo del prodotto.

Le caratteristiche strutturali del parquet

Un altro aspetto importante da tenere in considerazione per riconoscere un buon parquet riguarda la tipologia di formato. Generalmente, i parquet che non sono contraddistinti da dimensioni gradi sono costituiti da due stratificazioni. In questo caso, la parte superiore del listello è composta da legno nobile e presenta uno spessore di 4 mm circa. Il supporto è invece realizzato in multistrato di abete, pioppo, betulla o, in alcune circostanze, di legni esotici meno resistenti. La porzione multistrato serve ad assicurare la stabilità del listello.

Quando il formato del parquet è di grandi dimensioni è invece composto da tre strati. Lo strato superiore è in legno nobile e presenta uno spessore di circa 4 mm. Lo strato centrale è costituito da listelli di abete, che sono posizionati in modo trasversale rispetto al primo strato. Il terzo strato è invece collocato in maniera analoga al primo. Questo tipo di disposizione degli strati garantisce al prodotto la massima stabilità.

Le certificazioni

Per riconoscere un buon parquet è opportuno verificare anche le certificazioni possedute dal prodotto. Attraverso di esse è possibile conoscere aspetti essenziali quali la provenienza del legno, le sostanze presenti nel parquet e i trattamenti che ha subito in fase di fabbricazione.

Di solito un parquet di qualità è accompagnato da certificazioni di questo genere:

  • FSC® – Forest Steward Council®. Si tratta di una certificazione di carattere ecologico, con cui si garantisce che il prodotto è stato realizzato con materie prime derivanti da foreste gestite in maniera responsabile, secondo i criteri dei due principali standard: gestione forestale e catena di custodia;
  • Certificazione relativa alla reazione al fuoco, fondamentale soprattutto quando il parquet viene utilizzato in ambienti aperti al pubblico, come negozi e uffici. Oltre a essere garanzia di un parquet migliore sotto il profilo qualitativo, questo tipo di certificazione consente di ricevere informazioni precise sul tipo di reazione che il materiale può avere a contatto con le fiamme, rappresentando così una importante modalità di prevenzione contro eventuali gravi danni;
  • Certificazione relativa alle emissioni di formaldeide. Per essere di qualità, un parquet deve possedere un quantitativo di formaldeide a norma di legge, garantendo che le emissioni del composto risultino quanto più basse possibili.

Un’altra certificazione non obbligatoria ma che è certamente sinonimo di un buon prodotto si trova nel “100% Made in Italy Certificate”. Un parquet pienamente Made in Italy, caratteristica da cui si evince che tutte le fasi di produzione sono state effettuate sul territorio nazionale, è di solito indice di una maggiore qualità.