Come godersi la pensione all’estero: le mete ideali

godersi la pensione in Portogallo

Fuggire all’estero e godersi la pensione senza troppe preoccupazioni non sempre è una scelta facile da attuare poiché richiede un pizzico di coraggio e a volte può rappresentare uno vero e proprio stravolgimento delle abitudini di vita. Ciò nonostante, numerose statistiche, rilevano che sono in aumento quelle persone che, dopo aver portato a termine il ciclo lavorativo decidono di trasferirsi all’estero. Tra questi, soprattutto, molti senior italiani, pronti a cambiare radicalmente vita.

Cosa spinge un anziano ad abbandonare le proprie radici e a cimentarsi nell’impresa di imparare una nuova lingua, salutare i famigliari e adattarsi a stili di vita spesso differenti? Di certo alla base ci sono ragioni di natura economica e fiscale; molte delle mete preferite prevedono regimi di tassazione più vantaggiosi rispetto a quelli del nostro Paese che, soprattutto dall’inizio della crisi economica, sono stati capaci di attirare sempre più persone; a questa spiegazione dovremmo tuttavia aggiungerne altre.

Risparmiare qualche centinaia di euro a fronte di uno scombussolamento dato da una nuova residenza all’estero, potrebbe essere, da solo, un fattore che non va ad incidere più tanto. Ecco che entrano allora in gioco i servizi garantiti dal paese che si sceglie, il sistema sanitario del posto, il clima e talvolta gli stimoli e le opportunità. Alla luce di questi presupposti cerchiamo di capire quali sono le mete dove andare a vivere da pensionati e perché.

Dove andare per godersi la pensione

Portogallo

Il Portogallo è una delle mete privilegiate dai pensionati, non solo in scala europea, ma addirittura mondiale. Questo paese, dal 2009, ha introdotto un nuovo regime fiscale (Codice Fiscale dell’Investimento) con cui ha tracciato la figura del residente occasionale. I vantaggi di questo status sono evidenti: si tratta di uno sconto che garantisce un’esenzione dalle tasse per il periodo di dieci anni. Il requisito è quello di non essere stato tassato come residente fiscale in Portogallo nei 5 anni precedenti e di soggiornare per almeno 183 giorni l’anno.

Questo Paese ha inoltre un mercato immobiliare particolarmente agevolato, mentre il costo medio della vita è decisamente più basso che in Italia. I servizi alla persona, in particolar modo quelli sanitari, vantano alti standard qualitativi e i tassi di criminalità sono molto bassi; la lingua neolatina può essere assimilata con relativa facilità e, infine, usi e abitudini simili ai nostri. Ambientarsi risulta quindi più facile rispetto ad altre mete, senza considerare che non vi sono sostanziali differenze climatiche.

Canarie

L’arcipelago delle Canarie è da molti anni un punto d’arrivo per tantissimi pensionati. Sole, mare, clima mite e quindi risparmio in vestiario e riscaldamento rendono queste splendide isole ideali per i pensionati con redditi modesti che qui possono condurre uno stile di vita più che dignitoso.

L’IVA applicata è al 7%, più bassa per i generi alimentari e più alta per i beni di lusso; la spesa al supermercato incide per il 30% in meno rispetto all’Italia; le bollette di luce, acqua e gas hanno costi davvero contenuti.

Bulgaria

La comunità di pensionati italiani in Bulgaria è in continua crescita già da qualche anno; specie Varna, la perla del Mar Nero, sembra essere il paradiso tanto sognato dopo una dura vita di lavoro. Per capire meglio perché tanti italiani scelgono la Bulgaria, in particolare Varna, dobbiamo pensare in primis al suo clima e allo sbocco su un mare incontaminato.

In Italia una coppia di pensionati spende mediamente mille euro al mese; in Bulgaria mantenendo lo stesso tenore di vita spenderebbe meno di cinquecento euro al mese. Infine il sistema sanitario: si ha diritto all’assegnazione di un medico di base, molti farmaci che non sono rimborsati dal nostro sistema sanitario costano meno della metà mentre i ticket sanitari non superano la cifra di dieci euro.

Romania

La terra di Dracula è sempre stata tra le preferite per godersi la pensione anche per la relativa facilità di trasferimento; è facilmente raggiungibile in auto e i collegamenti autostradali del Paese si aggirano attorno ai 25 euro/anno. Il costo degli immobili, sia per le locazioni che per le compravendite è più basso che in Italia, anche se nelle grandi città, soprattutto nelle zone centrali i prezzi stanno aumentando esponenzialmente. Anche la tassazione si attesta intorno alla metà di quella Italiana con un potere di acquisto doppio rispetto che da noi.

Adattarsi è più facile del previsto: sono tanti i romeni che parlano l’italiano e a livello gastronomico molti dei piatti che offrono sono simili ai nostri. La scelta del luogo ideale in cui vivere e riorganizzare una nuova esperienza non è del resto facile, molto spesso però consente un modello di vita più elevato e la possibilità di accedere ad infrastrutture, servizi, opportunità e nuovi stimoli che difficilmente avremmo nel nostro Bel Paese.