Come chiedere un rimborso fiscale

Come chiedere un rimborso fiscale

Come chiedere un rimborso fiscale: l’iter da seguire per richiedere un rimborso IRPEF, quando arriva e quali sono le ultime novità fiscali.

Non tutti sanno cos’è un rimborso fiscale. Sapete che potreste averne diritto senza saperlo? In questo articolo vi spiegheremo come funziona e come richiedere il rimborso IRPEF Agenzia delle Entrate. Alla fine della pagina troverete una video-sintesi dell’Agenzia che spiega in pochi minuti come chiedere un rimborso fiscale.

Rimborso IRPEF: cos’è?

Quando in sede di dichiarazione dei redditi si evince che il contribuente ha versato una somma maggiore rispetto a quanto dovuto per le tasse, si ha diritto ai rimborsi fiscali. Un rimborso IRPEF dunque si concretizza con del denaro che il fisco deve restituire al cittadino quando questi versa imposte maggiorate non dovute.

Come chiedere un rimborso fiscale

Se sono stati registrati pagamenti non dovuti o comunque eccedenti rispetto alla reale cifra dovuta per le imposte, è possibile richiedere un rimborso fiscale, come? Diverse sono le modalità per chiedere un rimborso IRPEF:

  • Tramite 730.
  • Tramite modello Unico.
  • Inoltrando una specifica istanza.

Rimborso fiscale 730: come funziona

Chi presenta la dichiarazione dei redditi tramite 730 può indicare, direttamente nel modello, le spese per le quali sono previste agevolazioni (spese mediche, ristrutturazioni edilizie, mensa scolastica etc.). Il lavoratore dipendente che utilizza il modello 730 può ottenere il rimborso direttamente in busta paga, i pensionati nella rata della pensione.

Il rimborso fiscale infatti è concesso dal datore di lavoro o dall’ente pensionistico. Come già accennato la richiesta di rimborso va indicata nel modello e correlata con tutta la relativa documentazione che attesti l’effettivo diritto al rimborso (scontrini fiscali per le spese mediche, fatture per interventi di ristrutturazione e cosi via).

Rimborso fiscale senza sostituto d’imposta

È importante ricordare che, a partire dal 2013, coloro che non hanno un sostituto d’imposta (magari perché il loro datore di lavoro non svolge questo ruolo) hanno comunque diritto al rimborso fiscale e che, in quel caso, è direttamente l’Agenzia delle Entrate ad versare il denaro dovuto.

Rimborso IRPEF unico: come fare

Quando per la dichiarazione dei redditi il cittadino utilizza il modello Unico questi, per chiedere un rimborso fiscale, deve indicarlo specificando, nel quadro RX, di voler ricevere la restituzione del credito. Coloro che presentano il modello Unico possono scegliere 2 diversi modi per ricevere il rimborso fiscale.

  •  Tramite riporto o compensazione del credito nella dichiarazione dei redditi successiva (quindi utilizzando il rimborso per pagare altre imposte).
  •  Richiedendo un vero e proprio rimborso.

Rimborso Agenzia Entrate: quando arriva

Rimborso IRPEF 730: quando vengono accreditati i soldi

I rimborsi fiscali richiesti tramite modello 730 presentano tempistiche diverse se il contribuente è un lavoratore dipendente o pensionato.

Rimborso 730 Agenzia Entrate: entro quando arriva

Per i lavoratori dipendenti infatti il rimborso fiscale dovrebbe arrivare entro il mese di luglio dell’anno durante il quale è stata presentata la dichiarazione dei redditi. Ai pensionati invece il rimborso dovrebbe arrivare entro agosto dello stesso anno. Non è un caso l’utilizzo dei verbi al condizionale. Vi ricordiamo infatti che queste sono solo date indicative e che nella maggior parte dei casi l’accreditamento del rimborso avviene in tempi più lunghi, generalmente entro 6 mesi successivi rispetto alla data ultima entro cui è possibile presentare la dichiarazione dei redditi tramite 730. Vi starete chiedendo “Perché i soldi non arrivano” purtroppo la burocrazia del nostro paese è alquanto complessa, e spesso l’Agenzia delle Entrate non riesce per tempo a verificare la legittimità del rimborso.

Rimborso fiscale modello Unico, tempi

Tempi molto più lunghi per i cittadini che utilizzano il modello Unico per chiedere un rimborso fiscale. In questo caso infatti l’accredito può avvenire anche dopo anni, (da 2 a 4 anni rispetto alla data durante la quale è stata presentata la dichiarazione dei redditi).

Prescrizione rimborso fiscale modello Unico

Quando un rimborso fiscale cade in prescrizione? Non si ha più diritto al rimborso fiscale se trascorrono 10 anni dalla presentazione del modello Unico.

Rimborso fiscale: come fare domanda per le imposte non dovute

Nel caso in cui non vi sia stata la possibilità d’indicare l’eventuale diritto ad un rimborso fiscale in sede di dichiarazione dei redditi (per esempio a causa di errati calcoli) è comunque possibile inoltrare l’istanza per ottenere il conguaglio fiscale ma è necessario presentare una specifica domanda all’Agenzia delle Entrate.

Modello rimborso Agenzia Entrate

Dal sito dell’Agenzia delle Entrate potete scaricare il “Modello per la richiesta di accredito rimborso fiscale”. La richiesta va presentata presso:

  • Gli uffici territoriali del vostro domicilio (per le imposte dirette).
  • L’ufficio specifico ove è stato registrato l’atto o la successione (per le imposte indirette).

La domanda va motivata, devono dunque essere allegati tutti i documenti che possono in qualche modo testimoniare il diritto a ricevere il rimborso fiscale (come ad esempio distinte dei versamenti eseguiti o le certificazioni delle ritenute subite).

Rimborso IRPEF, quando richiederlo

In base all’imposta per la quale s’intende chiedere un rimborso fiscale, esistono differenti termini di scadenza.

  • Per le imposte dirette sui redditi (come IRPEF, IRES) è possibile procedere con l’istanza di rimborso entro 48 mesi.
  • Per quanto riguarda le imposte indirette (come ad esempio imposta di registro, imposta ipotecarie, catastali, imposte di bollo imposta di successione o donazione) il tempo limite per richiedere il rimborso fiscale all’Agenzia delle Entrate è di 36 mesi.

Rimborso fiscale: in che modo avviene l’accredito

Una volta che l’Agenzia delle Entrate ha terminato tutte le opportune operazioni di verifica per accertarsi che il contribuente ha diritto al rimborso, questa può procedere con il versamento delle somme dovute. Le modalità di accredito variano in base all’entità del rimborso e alle esigenze del cittadino.
Per comunicare le coordinate bancarie (o postali) del proprio conto corrente basta indicarle nell’apposita area del modello richiesta rimborso fiscale. Il codice IBAN può essere comunicato anche tramite l’Applicazione dell’Agenzia delle Entrate, registrandosi ai servizi telematici Fisconline (se non l’avete ancora fatto potete registrarvi tramite questo link).

Rimborso fiscale, che succede se non comunico l’IBAN?

Se non vengono comunicate le coordinate bancarie o postali all’Agenzia delle Entrate il rimborso fiscale può essere ugualmente concesso ma con modalità differenti rispetto alla somma da riscuotere.

Rimborso fiscale maggiore o minore a 1.000 euro

  • Rimborso fiscale < 1.000 euro: il denaro può essere riscosso in qualsiasi ufficio postale in contanti.
  • Rimborso fiscale > 1.000 euro: il denaro è emesso tramite un vaglia della Banca d’Italia.

Come controllare lo stato del rimborso fiscale

Per sapere lo stato del rimborso fiscale il cittadino può:

  • Recarsi fisicamente in uno degli uffici di competenza e chiedere informazioni.
  • Telefonare al numero verde 848.800.444 (tutti i giorni dalle 9 alle 17).
  • Accedere al proprio cassetto fiscale utilizzando le credenziali del servizio telematico Fisconline.

Come chiedere un rimborso fiscale: il video dell’Agenzia delle Entrate

Ecco il video dell’Agenzia delle Entrate che vi spiega in pochi minuti, come chiedere un rimborso fiscale: