Come adottare un gatto

Come adottare un gatto

Gli animali sono tra gli amici più preziosi che ognuno di noi possa desiderare. Sono veri membri della famiglia. Ma accoglierli all’interno delle nostre case comporta anche un dovuto senso di responsabilità, trattandosi di esseri viventi bisognosi di cure e affetto, proprio come noi. Un affetto che sanno tuttavia ripagare donando un amore puro e privo di interessi. In questo articolo, ci focalizzeremo in particolar modo sui gatti, scoprendo i passi da seguire per adottarli.

Il gatto non è un animale solitario

Nel momento in cui si decide di adottare un gatto, accogliendolo nelle proprie case per la prima volta, si apre inevitabilmente un nuovo capitolo nella vita domestica. Contrariamente a ciò che si crede, i gatti non sono affatto animali solitari. Hanno un carattere e abitudini diverse rispetto a quelle dei cani, ma sono amanti della compagnia e stabiliscono un rapporto speciale con i rispettivi proprietari.

Una buona idea per chi è costretto a restare fuori casa per molte ore al giorno, a causa del lavoro o di altre motivazioni, può essere quella di adottare due amici felini, così da permettere loro di tenersi reciprocamente compagnia in assenza degli umani.

Il “nécessaire” per un gatto che vive in casa

Per poter assicurare il massimo comfort all’amico peloso quando viene accolto tra le mura domestiche, è opportuno fare i conti con alcune spese indispensabili. La prima è il costo del veterinario, tanto per le vaccinazioni annuali quanto per altri bisogni di salute che possono presentarsi nel corso degli anni. Nell’elenco delle spese regolari vanno poi considerati i costi necessari per l’acquisto della sabbia igienica da utilizzare nelle lettiere e per l’acquisto di alimenti di qualità.

A queste spese si aggiungono quelle relative a una dotazione basilare. Il nuovo membro della famiglia ha infatti bisogno di una serie di prodotti per la sua buona cura quotidiana, che spaziano dalle ciotole ai giochi, fino alle spazzole e ai tiragraffi. Non si tratta di esborsi spropositati, ma devono essere comunque tenuti in considerazione per fare una scelta consapevole prima di adottare un gatto.

A chi rivolgersi per adottare un gatto

Molte persone hanno l’abitudine di acquistare il proprio amico peloso da allevatori specializzati. Per poter aiutare i tanti animali in difficoltà presenti nel nostro paese, l’ideale è tuttavia rivolgersi a delle strutture accreditate. Dai gattili alle associazioni di volontari, ogni regione italiana possiede decine di realtà che si occupano della cura di gatti e di cani abbandonati o nati in strada.

Solitamente, le persone che gestiscono o fanno volontariato in queste strutture svolgono un lavoro eccellente e prestano molta attenzione nella selezione degli adottanti, per poter così tutelare gli animali nel migliore dei modi.

Una volta contattata la realtà prescelta, a livello burocratico si procede generalmente con la compilazione di alcuni moduli che, tra le varie voci, prevedono l’impegno dell’adottante a curare il gatto in modo responsabile.

Una volta conclusa la prassi burocratica, l’animale è pronto per trasferirsi nella sua nuova dimora. È bene ricordare che, nel caso si presentino eventuali difficoltà, i volontari che gestiscono i gattili e le varie associazioni sono sempre disponibili a fornire consigli e assistenza.

Adottare un gatto: un impegno a lungo termine

È essenziale avere bene in mente che la vita di un gatto dura in media sui quindici anni ma può prolungarsi anche oltre i venti anni. Si tratta di un punto fondamentale da considerare nel momento in cui si decide di adottare un nuovo amico felino. Occorre cioè essere ben consapevoli del fatto che l’animale avrà bisogno di attenzioni per un bel po’ di tempo.

In mancanza di un presupposto simile, si può eventualmente ipotizzare l’adozione di un gatto adulto, come alternativa a un gattino di pochi mesi. Anche i gatti adulti riescono ad abituarsi perfettamente alla vita casalinga. L’importante è amarli e accoglierli con quanto più calore possibile. I gatti sono compagni straordinari. Difficilmente deluderanno le aspettative di chi decide di renderli membri della propria famiglia.