CASO DICIOTTI, DI MAIO: “RISPETTARE IL COLLE”

“Se il presidente della Repubblica è intervenuto in questa vicenda bisogna rispettarlo e soprattutto fare in modo che quando ci sono delle questioni del genere le procedure siano più veloci. Perché noi avevamo la stessa preoccupazione (di Salvini ndr): cioè fare in modo che chi aveva in qualche modo aggredito l’equipaggio del rimorchiatore, e per questo aveva causato l’intervento della nostra nave militare, dovesse essere perseguito”. Questa la risposta di Luigi Di Maio, vice premier e ministro dello Sviluppo Economico, ad Agorà Estate, condotto su Rai Tre da Monica Giandotti, alla domanda se abbia condiviso lo stupore del ministro dell’Interno Matteo Salvini relativamente all’intervento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella questione della nave Diciotti, sbarcata a Trapani.

“Non mi scontro con nessuno. Se il presidente Mattarella vuole capire cosa ho fatto e cosa farò sono a disposizione, ma nessuno mi farà cambiare idea sul fatto che la lotta ai trafficanti di uomini per me è una priorità del Paese”, ha detto Salvini ai microfoni di Rtl 102.5.

“Io non ho niente da chiarire, se servono informazioni sono a disposizione. Mi farebbe arrabbiare però se tutti gli sbarcati finissero a piede libero. Se ci sono state violenze qualcuno deve pagare, deve valere la certezza della pena, mi auguro che la procura faccia bene e in fretta. L’unica cosa che non permetterò è che finisca a tarallucci e vino”, ha sottolineato Salvini rispondendo alla domanda se ci sarà un incontro con il capo dello Stato per eventuali chiarimenti sul caso.

“Continuerò a fare quello che sto facendo finché gli scafisti non cambieranno mestiere”, ha aggiunto il ministro.

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