PREMIO DON ITALO CALABRÒ PER EDUCAZIONE GIOVANI

“Uno dei grandi insegnamenti che ci ha lasciato don Italo Calabrò è quello di assumersi le responsabilità e di non delegare il proprio ruolo nella società. È attorno a questa parte del pensiero del sacerdote reggino che ruota la quarta edizione del concorso che abbiamo inteso intitolare alla sua memoria”.
Lo ha spiegato il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto, nel corso della conferenza stampa di presentazione del premio ‘Don Italo Calabrò per l’educazione dei giovani’, a palazzo Tommaso Campanella. All’incontro erano presenti i rappresentanti dei partner del progetto: per la Conferenza episcopale calabra, l’arcivescovo di Reggio Calabria – Bova, monsignor Giuseppe Fiorini Morosini; per l’Ufficio scolastico regionale, la responsabile delle Consulte studentesche calabresi Franca Falduto; per il centro comunitario Agape, il presidente Mario Nasone; per l’associazione ‘Piccola opera Papa Giovanni’, il rappresentante Mimmo Nasone.

“Il percorso intrapreso per alimentare la memoria di una figura alta e cristallina, come quella di don Italo Calabrò, nasce dalla consapevolezza del valore del pensiero e delle opere del religioso reggino – ha spiegato Irto – Un’azione pastorale, didattica e pedagogica che ha lasciato una traccia profondissima nella formazione della classe dirigente locale, in una fase difficilissima dal punto di vista sociale per la vita di Reggio. Al tempo stesso, questo progetto prende le mosse dalla necessità di costruire punti di riferimento positivi attorno alle ragazze e ai ragazzi calabresi. È una delle cose più importanti che abbiamo cercato di fare in questa legislatura: avere cura delle giovani generazioni perché solo così possiamo gettare le basi di una società migliore in questa regione”. Secondo il presidente del Consiglio regionale, “l’insegnamento di don Italo sull’impegno a non delegare la propria vita, ma ad assumersi le proprie responsabilità, va coniugato con l’espressione forse più celebre di questa straordinaria personalità: ‘Nessuno escluso mai’. Lo sforzo corale per l’inclusione sociale, unito all’incitamento a una piena e attiva partecipazione alla vita della comunità – conclude Nicola Irto – rappresenta una delle più alte e compiute espressioni dei valori della democrazia a cui dobbiamo ispirarci ogni giorno”.

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