Bosch, riconfermato il progetto “Allenarsi per il futuro”

Allenarsi per il Futuro, il progetto di orientamento legato allo sport promosso dalle aziende Bosch e Randstad Italia, è partito nel 2015 con tappe in circa 2.000 scuole e università, incontrando complessivamente oltre 400.000 studenti. A seguito della pandemia gli incontri si sono svolti in modalità sincrona “a distanza” senza perdere i propri pilastri formativi e motivazionali essenziali: le competenze tecniche e trasversali – raccontate rispettivamente dalle due aziende – e la competenza di orientamento secondo il metodo dello sport – declinata nello storytelling dell’EducAllenatore, il campione sportivo presente ad ogni incontro, che talvolta ritorna proprio nella sua scuola (progetto “Homecoming”). Su richiesta degli istituti, l’incontro sincrono è stato spesso approfondito da un modulo formativo registrato, asincrono. Entrambe le attività vengono attestate dal digital badge di Allenarsi per il Futuro, valevole ai fini dell’adempimento del modulo PCTO (percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento).
Tra gli sport avvicinati nel corso dell’ultimo anno scolastico, Allenarsi per il Futuro ha ripercorso le tappe del Giro d’Italia attraverso 13 sessioni rivolte a circa 1.000 studenti di 15 scuole e università, contribuendo nel corso del 2020-2021 ad un consuntivo totale di 83 incontri con oltre 10.000 studenti.

Il nuovo anno scolastico verrà inaugurato dalla attività formative con gli istituti del territorio valdostano sul tema della diversità in occasione della WTA 250 (Women’s Tennis Association) di Courmayeur, evento sponsorizzato da Randstad Italia, in programma per il prossimo autunno (dal 23 al 31 ottobre). Gli incontri di Allenarsi per il Futuro saranno in modalità digitale. Con il progetto Allenarsi per il Futuro Bosch e Randstad Italia riconfermano dunque il proprio impegno nella filiera istruzione-lavoro ispirati dai valori dello sport.
“Siamo molto soddisfatti della collaborazione con Bosch e dell’iniziativa Allenarsi per il Futuro – dichiara il Group Chief Executive Officer di Randstad Marco Ceresa – perché declina in un solo progetto due aspetti per noi molto importanti: l’orientamento e la formazione dei più giovani e lo sport, come metafora di valori positivi e come linguaggio nel quale riconoscersi nella vita di tutti i giorni e, in particolare, nel momento in cui si affronta il mondo del lavoro”.

“Attraverso la metafora sportiva vogliamo aiutare i ragazzi a comprendere meglio le dinamiche del mondo del lavoro che li attende. Insieme a Randstad condividiamo con passione questo percorso che vuole essere un messaggio positivo per superare i propri limiti e realizzare con impegno e costante allenamento gli obiettivi futuri, sia personali sia professionali”, ha affermato Roberto Zecchino – Vice Presidente Risorse Umane e Organizzazione Bosch Sud Europa.
(ITALPRESS).

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