L’Aula del Senato ha respinto entrambe le mozioni di sfiducia presentate nei confronti del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.
Quella del centrodestra ha avuto 160 voti contrari, 131 a favore e 1 astenuto, mentre per quella di Più Europa i no sono stati 158, i sì 124 e gli astenuti 19.
Sulla scelta del capo del Dap “ci furono dei condizionamenti? No. Chi lo sostiene se ne faccia una ragione, non sono disposto più a tollerare allusioni e ridicole illazioni”, aveva detto il ministro nel suo intervento in replica al dibattito sulle mozioni.
“In tutte le mie leggi c’è la ferma determinazione, che rivendico, a combattere il malaffare. La lotta al malaffare senza compromessi ha sempre animato e animerà la mia attività politica”, ha aggiunto il Guardasigilli, che ha spiegato: “E’ totalmente falsa l’immagine di un governo che avrebbe spalancato le porte delle carceri, addirittura per i detenuti più pericolosi. Dati alla mano: la riduzione della popolazione dei detenuti in Italia è stata determinata nella stragrande maggioranza dei casi nell’applicazione delle leggi vigenti da decenni e nessuno aveva mai cambiato”.
“La scelta della maggioranza è stata quella di intervenire senza intaccare il principio della pena, arrivando a imporre il braccialetto elettronico che in precedenza non era previsto. Non era previsto nella legge 199 del 2010 approvata dal governo del centrodestra”, ha proseguito Bonafede.
(ITALPRESS).