Bonaccini “La montagna è parte integrante e vitale della nostra regione”

BOLOGNA (ITALPRESS) – Nuovi servizi sociosanitari, assistenziali ed educativi per le comunità montane dell’Unione dei Comuni della Romagna forlivese, dove questa mattina sono stati inaugurati la Casa della Comunità “Alto Bidente” a Santa Sofia (FC), nella ex sede di una casa di riposo oggetto di un importante intervento di riqualificazione, e il nuovo servizio di asilo nido a Galeata (FC). Due strutture fondamentali per il territorio, realizzate anche grazie alle risorse stanziate dalla Regione Emilia-Romagna, pari complessivamente a circa 650mila euro: quasi 395mila euro per la realizzazione della Casa della Comunità di Santa Sofia, riferimento territoriale per i bisogni di assistenza socio-sanitaria della popolazione, e oltre 255mila euro per l’asilo nido comunale di Galeata, che potrà accogliere fino a 23 bambini.
A entrambi gli appuntamenti era presente, assieme ai sindaci di Santa Sofia, Daniele Valbonesi, e Galeata, Francesca Pondini, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini.
“La montagna è parte integrante e vitale della nostra regione -ha sottolineato Bonaccini-, ma ha bisogno di strutture e servizi per continuare a crescere e attrarre sempre più persone che qui vogliono e decidono di vivere. Gli edifici che inauguriamo oggi rispondono ai bisogni di cura dei cittadini e sostegno alle famiglie nella delicata fase di accudimento dei figli. Investimenti utili che rafforzano i servizi socio-sanitari ed educativi pubblici, una delle priorità della Regione, per rendere concreti i diritti alla salute e all’assistenza. Per l’anno educativo 2023-2024 abbiamo messo a disposizione 70 milioni di euro per abbattere le liste d’attesa in tutta la regione e azzerare le tariffe degli asili nido nelle zone montane e nelle aree interne”. “Al tempo stesso – ha proseguito – stiamo lavorando a un grande piano per la modernizzazione del nostro sistema sanitario, grazie all’investimento di oltre mezzo miliardo di euro del Piano nazionale di ripresa e resilienza, per realizzare nuove Case della salute e di comunità, Ospedali di comunità e dare una forte spinta all’innovazione tecnologica e la telemedicina, per una sanità più vicina ai cittadini. Mentre altri tagliano, noi aumentiamo e rafforziamo i servizi, perchè siamo convinti che solo così l’Emilia-Romagna potrà continuare a essere una grande regione, offrendo opportunità e buona qualità di vita”.

foto: ufficio stampa regione Emilia Romagna

(ITALPRESS).

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